Mondo, più per me non sei (anima che si dà tutta a Dio) Mondo, più per me non sei, io per te non sono più; tutti già gli affetti miei l’ho donati al mio Gesù. Ei m’ha tanto innamorato dell’amabil sua Bontà, che d’ogni altro ben creato l’alma più desio non ha. Mio Gesù, diletto mio, io non voglio altro che Te. Tutto a Te mi do, mio Dio, fanne pur che vuoi di me. Più non posso, o Sommo Bene, viver senza del tuo Amor: troppo già le tue catene m’han legato e stretto il cor. L’alma mia da Te, mia Vita, più fuggire ormai non può; da che fu da Te ferita, già tua preda ella restò. Se non sono io verme ingrato degno già d’amarti più, caro mio, d’esser amato troppo degno ne sei Tu. Dammi dunque, o mio Signore, quell’amor che vuoi da me; ch’io per paga del mio amore solo amor cerco da Te. Ah mio Tutto, o mio bel Dio, il tuo gusto è il mio piacer; d’ogg’innanzi il voler mio sarà solo il tuo voler. Vieni, o Dio, vieni a ferire questo tuo non più mio cor; fammi Tu, fammi morire tutt’ardendo del tuo Amor. Sposo mio, mia Vita, io t’amo, e ti voglio sempre amar: t’amo, t’amo e solo bramo per tuo amore un dì spirar.