3. S. Alfonso e Pagani Testo: Costantino Petrone, C.Ss.R. Melodia: F. D'Andria A te, Alfonso, apostolo pio, parve bella la nostra Pagani; qui sospinto dall'angiol di Dio, ed al cielo levando le mani, tu giurasti al Signor fedeltà che ti strinse con questa città. E Pagani dal fondo del cuore sente forte l'impegno di figlia, e qual figlia ricambia l'amore, nella fede ancor più ti somiglia; i tuoi canti ripete ogni età: è tua figlia quest'alma città. Or di spoglie tue sante custode s'erge nobile, vigile e viva, con accanto i tuoi figli, con lode, ricongiunge il suo cuore giuliva. A te sempre legata sarà, sì, Alfonso, la nostra città. ----------- L'inno nasce intorno agli anni 30. La versione originale (abbastanza aulica) canta le relazioni tra il santo e la città, ora custode delle reliquie del Santo. Le strofe qui riportate hanno subito un lieve adattamento.