8. Cantiamo in esultanza Testo: Luigi Medea, C.Ss.R. Melodia: Luigi Corvaglia 1. Cantiamo in esultanza al nostro divo Alfonso: araldo della fede in tutta la sua vita. Fanciullo mite accresce il dono della grazia, ingemma di candore la forte gioventù. O sant'Alfonso, perenne e vivo il tuo messaggio resta per noi. Sei della Chiesa Dottor zelante, per tutti i popoli guida del ciel. 2. Nel foro di Partenope, tra il fasto e la ricchezza matura la sua scelta d'eterno sacerdote. Rifiuta le lusinghe del mondo ingannatore, ma resta l'avvocato del papa e del Signor. 3. Sui monti amalfitani incontra dei pastori a cui nessuno porge la luce del Vangelo. Diventa allora apostolo di quegli abbandonati e fonda i missionari di Cristo Redentor. 4. Con melodiose note a tutti fa cantare del Cristo la Passione e il mistico Natale. Con tenerezza scrive le glorie di Maria, adora l'Ostia bianca e invita al santo altar. 5. Accetta d'esser vescovo per ubbidienza al papa e sopra il gregge veglia da padre buono e amico. Insegna la dottrina, i poveri soccorre: è segno di speranza per chi non crede più. 6. A Te sia sommo onore, o Trinità beata, perché nella tua luce, di Alfonso brilla il vanto. Un dì fa che approdiamo nel regno dell'Amore per darti lode piena con gli angeli, lassù. --------- L'inno, composto nel 1982 in occasione del 250° anniversario della fondazione dell'Istituto redentorista, ripropone la figura e il cammino spirituale del Santo.