15. Già la notte, o dolce figlio Per la Ninna a Gesù Canto natalizio presente nella tradizione redentorista, ma probabilmente esterno ad essa. Già la notte, o dolce Figlio, spiega in cielo il manto ombroso, e i mortali col riposo van le pene a raddolcir. Tu soltanto il ciglio e il seno bagnerai di calde stille! Chiudi al sonno le pupille, Amor mio, non più vagir. Treman l’ali ai venticelli, non sussurrano le fronde, e del mar le placide onde mormorio non fanno udir. Ogni augel notturno tace in quell’ore sì tranquïlle; chiudi al sonno le pupille, amor mio, non più vagir. Sacre schiere, che cingete del Bambino l’umil trono, io col canto e voi col suono mettiam fine al suo vagir. Ma celate ai lumi suoi vostre fulgide scintille; chiudi al sonno le pupille, amor mio, non più vagir. (Fonte del testo: RI03 - pag. 37)