22. Amato sia da tutti Inno al Sacro Cuore Il testo, di autore sconosciuto, appartiene alla tradizione redentorista anche se non è conosciuto da molti. Amato sia da tutti, Gesù, quel tuo bel Cuore che chiude un mar d’amore eterno, immenso. Dovrei allor che penso all’amor tuo impazzire; dovrei incenerire d’amor bruciato. Non ero ancor creato e questo amor m’amava, e sol si dilettava a me pensando. A me pensavi quando la terra e il ciel creasti, e quando poi formasti il primo Adamo. L’amor disse: facciamo un uomo, figlio, erede, che m’ami, e per mercede acquisti un Dio. Ma poi che il fallo rio mi fè reo d’inferno, l’amor dal sen paterno ti fe’ calare. L’amor ti fe’ incarnare, ti fe’ Bambin l’amore, l’amor formò il tuo Cuore in mezzo al petto. Né mai trovar ricetto ti fece poi l’amore, che tutto in questo Cuore si chiuse e strinse. L’amante Cor ti spinse a nascere di notte d’inverno, in una grotta esposto ai venti. A questo Cuor gli stenti, la fame, li dolori parean vaghi fiori per mio amore. Né fu contento il Cuore di questo mar di pene chéin croce, o caro Bene, per me passasti. Perciò allor sciamasti: Ho sete, o mio Signore, perché bramava il Cuore di più patire. L’amor ti fe’ morire per me, tuo gran nemico, o mio amante antico, o mio diletto. L’amor ferì il tuo petto, acciò il figlio errante vedesse il padre amante col Cuore aperto. M’hai troppo amato è certo, ma pazzo poi d’amore ti vedo, o mio Signore, nel Sacramento. Un Dio farsi alimento, da me farsi mangiare, e giorno e notte stare a me vicino. Amante mio divino, non dico chi cercare, ma chi potea pensare a un sì gran dono? A tanto, o Gesù buono, l’amor ti fe’ pensare, quado dovesti andare per me a morire. L’amor ti fe’ soffrire gl’ ingrati e gli empi cuori, e i Giuda traditori che allor vedesti. Tra i quali, oh Dio! dovesti me freddo, me svogliato, me traditore ingrato ancor soffrire. Mio Ben, fammi morire, con darmi un gran dolore; poi dammi nel tuo Cuore un’altra vita. Tu sol, Bontà infinita, tu solo, amante Cuore, sarai del mio amore l’unico oggetto. (Fonte del testo: DCH)