Giovanni Paolo II a Pagani


Ricordando la visita di Giovanni Paolo II
a Pagani
di P. Alfonso Amarante

(Periodico S.Alfonso, n.1 maggio 1991, pp. 22-23)

 Il 12 novembre 1990 la città di Pagani ha visto il papa Giovanni Paolo II pellegrino alla Basilica di S. Alfonso per venerarne le reliquie e per lanciare un messaggio di rinnovata speranza. A distanza di alcuni mesi echeggia ancora vivo il suo appello: “Non vi arrendete! Proclamate la giustizia e la verità!

Quando nel primo pomeriggio del 12 novembre 1990 l’elicottero papale è atterrato nella caserma Libroia di Nocera Inferiore, Giovanni Paolo II si è trovato avvolto in un abbraccio festoso di migliaia di persone, che da ore affollavano lo stadio di Nocera, battuto da un insolito vento di tramontana.
Dopo il saluto alla città e una paterna esortazione, il Santo Padre ha raggiunto Pagani, piazza S. Alfonso, per pregare insieme ai fedeli sulle reliquie del Dottore della Chiesa, obiettivo primario del suo viaggio. “Mi recherò, infatti, – ha detto testualmente il Papa nel discorso a Nocera Inferiore – nella città di Pagani per pregare presso le spoglie mortali di questo gran Santo, infaticabile apostolo della carità e sapiente educatore del popolo cristiano con l’opera provvidenziale delle sue Missioni“.

Giovanni Paolo II è proclamato “Beato” il 1° maggio 2011,  e santo il 27 aprile 2014, sempre nella seconda Domenica di Pasqua e festa della Divina Misericordia.

Quanti hanno seguito in diretta l’avvenimento attraverso l’emittente Telecolore, certamente avranno notato il protrarsi della sua preghiera silenziosa sull’urna del Santo. Questo particolare, purtroppo, è sfuggito del tutto ai mass-media della Campania, anche ai più accreditati. Questi non hanno capito (o voluto capire) la vera finalità del Papa pellegrino a S. Alfonso e hanno preferito soffermarsi sulla solita e scadente analisi sociologica dei mali endemici e dei luoghi comuni (camorra e malavita) già ampiamente e preventivamente programmata.

Visitando la Campania e i suoi onesti, operosi abitanti, anche se intrisi di problemi morali e sociali, anche se segnati dai mille volti della violenza, disoccupazione e devianza, il Santo Padre non poteva non riferirsi a S. Alfonso, che di queste terre ne è stato l’apostolo, colui che ne ha avvertito tutti i valori, i problemi e le contraddizioni, fino a condizionare la scelta della propria vita a favore dei più poveri per difendere davanti a Dio e agli uomini la causa dei “senza speranza”.
A Pagani, accanto alle reliquie del Santo, nell’ambito di una solenne liturgia della Parola “vivamente partecipata” (come ha osservato lo stesso sommo Pontefice), dopo l’indirizzo del sindaco Angelo Grillo, il Santo Padre ha levato alta la sua voce profetica su una immensa folla e commossa: “Come non ricordare qui la nostra stupenda e impegnativa missione, proprio qui, accanto alla Basilica che conserva l’urna del Santo Vescovo Alfonso Maria de Liguori, ardente apostolo di Cristo e coraggioso annunciatore del Vangelo?
La parola del Papa era indirizzata a tutti, non solo agli amministratori: “Vi saluto tutti con affetto, carissimi fratelli e sorelle; e ad ognuno vorrei far giungere la mia parola di conforto e di incoraggiamento. Proseguite nel sentiero fecondo della fedeltà evangelica. Le problematiche legate all’attuale momento, che ha prodotto disagi notevoli nel campo dell’occupazione giovanile, non spengano il vostro entusiasmo ed il vostro coraggio. Lo Spirito del Signore vi sostiene: è in voi. Non vi arrendete dinanzi al dilagare della delinquenza, del vizio e della violenza organizzata; dite no al degrado ambientale e al malcostume sociale: proclamate la giustizia e la verità”.

La cronaca della visita pastorale ha registrato altri momenti: l’incontro in Basilica con i sacerdoti, religiosi e religiose della Diocesi, il dono di un calice d’oro a S. Alfonso, la visita al museo alfonsiano e alla casa religiosa, la benedizione dallo storico balcone della Basilica, la benedizione del grande monumento a S. Alfonso.

Ora che l’organizzazione dell’apparato esteriore è solo un ricordo, restano vive, incise nell’anima le parole di questo Papa venuto da lontano: “In nome della Vergine e del grande maestro S. Alfonso, non vi arrendete! Proclamate la giustizia e la verità!”.

Documenti video d’archivio della Visita Papale de 12/11/1990
(bassa qualità)

1. Video dell’ingresso nella Basilica S. Alfonso
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2. Video della preghiera “Visita al SS. Sacramento”
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Galleria di fermo-immagini del video (bassa qualità)
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