Heigenhauser Estevam redentorista

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P. Estevam Heigenhauser, C.Ss.R. 1879-1937 – Baviera/Brasile

P. Estevam Heigenhauser, C.Ss.R. 1879-1937.

 Il redentorista P. Estevam Heigenhauser, 1879-1937, Baviera, Provincia di Monaco, poi Brasile. Grande figura di pioniere e di missionario. Guardò al futuro della provincia di San Paolo, assicurando adeguate strutture. Morì a 57 anni.

Dati Ufficiali

  • Cognome = Heigenhauser
  • Nome = Estevam (Maria)
  • Nazionalità = Baviera– (Provincia di Monaco)
  • Nato = 23-Mar-1879
  • Morto = 05-Feb-1937
  • Professione = 08-Set-1900
  • Sacerdote = 26-Apr-1903

“È stato un uomo veramente religioso” – così scrisse di P. Estevam Heigenhauser Mons. Joseph Gaspar, Arcivescovo di São Paulo;  e per essere veramente religioso, è stato anche il tipo esatto di missionario Redentorista.

Nacque a Reit im Wink (Germania) il 23 marzo 1879, e a quattro anni restò senza madre. Compì gli studi primari nel Juniorato C.Ss.R. dove fu allievo del beato Gaspare Stanggassinger, dal quale (egli diceva) imparò a conoscere la Madonna.
Durante il noviziato ebbe come un esaurimento nervoso e si rese necessario il suo ritorno a casa. Ma, non volendo perdere tempo, si iscrisse all’Università di Friburgo. Quando si riorese in salute, tornò al noviziato, professando nel 1900.
Prima che terminasse gli studi, gli fu offerto di venire in Brasile. Qui continuò a studiare e fu ordinato ad Aparecida.
Nominato professore e Prefetto del juniorato, Padre. Estevam approfittò dell’occasione per migliorare il suo portoghese. Di di mentalità aperta, ottimista, ben presto guadagnato l’amicizia e la fiducia di tutti.

Fu superiore in diverse Case e come Vice-Provinciale fu un uomo di grande visione. La sua idea di abbandonare il vecchio collegio S. Alfonso, per passare al Juniorato, chiamato “Colegião” sorprese tutti, come una bomba che nessuno osava accettare. Cambiare una casa già attrezzata con un’ala di Colegio senza finestre e senza porte, con pareti da rifinire, senza servizi igienici, non era un sogno (si diceva), ma un incubo che solo il Padre. Estevam poteva vedere. Egli tuttavia diceva: “La Redenzione cominciò in una stalla; noi iniziano con un tugurio”.
Egli guardava al futuro della Vice Provincia, con un maggior numero di juniores, con un maggior numero di  Padri per un campo di lavoro che egli vedeva senza confini. Quando lo chiamavamo idealista, rispondeva felice: “Io porto il nome di colui che, morendo, vide aprirsi le porte del cielo!”.

Lavorò e lottò per la sua idea, e nel 1929 gli juniores erano nel Colegião. Dormivano neo corridoi aperti, dove di notte i gufi andavano e venivano, facendo sentire i loro versi e lasciando cari ricordi. A poco a poco la casa fu migliorata, tutti si mise a posto, e, con più vocazioni, la Vice Provincia poté contare sulle forze di cui aveva bisogno.
Quando il Nunzio Apostolico intendeva affidare ai Redentoristi la Prelatura di Xingu, P. Estevam mosse cielo e terra perché la la Vice-Provincia restasse libera da questo fardello.

Affrontando grandi difficoltà e con molto sacrificio, comprò una fattoria in Pinda, dove ha costruì e consolidò la Casa del Noviziato che la Vice Provincia non aveva. Guardando sempre avanti, vide la necessità di una fondazione al centro di San Paolo, con sede del governo vice-provinciale; ma che non ha potuto fare per difficoltà insormontabili.
Con soli tre anni come Vice Provinciale, possiamo dire che P. Estevam fece avanzare la Vice-Provincia di molti anni, uscendo dalla stagnazione che la minacciava.

Nonostante tutta la sua attività come Superiore e missionario, P. Estevam trovava ancora il tempo per l’apostolato della penna. Se egli ha parlava bene, scriveva meglio.
Diverse edizioni ebbe “La vita di San Gerardo”, scritta da lui; ed i suoi articoli su “Santuário”, il giornale della Liga Católica J.M.J. erano pieni di dottrina in un linguaggio semplice, leggero e attraente.

Ma il punto forte per P. Estevam erano sempre le missioni. Dal 1921 fino alla fine della sua vita si dedicò anima e corpo alle missioni e ritiri popolari che furono conosciuti in ogni luogo.
Missione redentorista e P. Estevam erano sinonimi, e i vicari si contendevano la sua presenza, un missionario semplice, proprietario originale col dono di una parola che entusiasmava e convinceva il più indifferente.

Grande organizzatore, con ombrello in mano e il fischietto in bocca, guidava grandi folle. È stato lui ad introdurre e perfezionare il piano delle conferenze di stato, soprattutto per gli uomini. Usava la sua esperienza per assicurare la struttura delle nostre missioni: orari, temi, cerimonie etc.
Sapeva di imporsi al popolo per la sua pietà, il suo entusiasmo e ottimismo. Lasciò numerosi manoscritti: prediche, conferenze, convegni e studi sulle Missioni.

Come superiore e confratello P. Estevam fi sempre stimato per la sua bontà e comprensione.
Era riuscito a portare in Brasile i Redentoristi americani e questi avevano in lui il più grande amico e l’ispiratore in tutte le iniziative che dovevano compiere.
Fu l’uomo che lavorò fino a quando glielo hanno permesso le sue forze.

Dal 1934 tutti cominciarono a notare che P. Estevam non era più lo stesso, ma egli, tuttavia, non si arrese all’affaticamento ammesso, né alla malattia.
Continuò a lavorare fino al dicembre del 1936, quando predicò un ottimo ritiro ai Vincenziani di Taubaté. Lì dovette interrompere il lavoro e tornare a casa senza forze . Pensato che era affetto do un’ulcera allo stomaco.
Le analisi però, rivelarono un cancro, ed egli dovette essere immediatamente ricoverato all’Ospedale Santa Catarina.
L’operazione rivelò che non ci si poteva aspettare niente più; ma egli, ignorando la propria situazione, sognava ancora di ristabilirsi per tornare alle missioni.
Solo un quarto d’ora prima della sua morte si convinse che era finita. Con il rosario tra le mani, chiese la sua croce di missionario, e, fissando crocifisso, morì il 5 febbraio 1937 alle ore 9 di mattina. Era il primo Venerdì del mese.
Il suo corpo fu trasportato a Penha, e la mattina dopo Mons. Joseph Gaspar personalmente cantò il solenne requiem presente cadavere e officiando dopo le cerimonie di sepoltura.

CERESP
Centro Redentorista de Espiritualidade
– Aparecida-SP

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