Höfer Michael Afonso redentorista

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Frat. Michael Afonso Höfer, C.Ss.R. 1848-1923 – Baviera/Brasile.

Frat. Michael Afonso Höfer, C.Ss.R. 1848-1923.

Il redentorista Fratello Michael Afonso Höfer, 1848-1923, Baviera, Provincia di Monaco, poi in Brasile. Anche se di famiglia benestante tedesca, volle essere fratello laico e partire per il Brasile, dove col suo lavoro di ortolano e giardiniere rallegrò le varie comunità dove ha vissuto. Trascorreva le domeniche in cappella a pregare o fare lettura spirituale. Morì a 75 anni.

Dati Ufficiali

  • Cognome = Correa de Faria
  • Nome = Maurílio
  • Nazionalità = Brasile – (Provincia di San Paolo)
  • Nato = 20-Ott-1925
  • Morto = 14-Ago-1983
  • Professione = 02-Feb-1945
  • Sacerdote = 27-Dic-1949.

Nacque in un villaggio nei pressi di Würzburg (Germania) il 29 marzo 1848. Frequentò la scuola elementare nel suo villaggio; e quando il padre stava già pensava di collocarlo in qualche seminario per diventare sacerdote, il ragazzo lo anticipò, decidendo di essere fratello laico redentorista.  Fu varie volte a Gars per conoscere meglio la Congregazione che lo ricevette nel 1867. Professò nel 1876.

Dotato di una buona fortuna che aveva ereditato, preferì vivere povero e umile nella Congregazione, esercitando sempre il compito di ortolano e giardiniere appassionato per i fiori. Anche se non aveva molti studi, era di vivace intelligenza; scriveva molto bene, esprimendosi con facilità nel parlare e nelloscrivere. Lavorò diversi anni in Germania, garantendo sempre verdure e frutta alle Comunità cui appartenne.
Avendo sentiro parlare della Vice Provincia del Brasile, si offrì di andarvi. Vi arrivò nel 1895. Ha sempre vissuto in Aparecida, dove diede inizio a quella che si sarebbe chiamata “la fattoria dei Padri”.

Molto dedito al lavoro, preparò gran parte del terreno, oggi occupato da S.R.S.A, dalle Officine e  Via Dutra. Nel suo giardino non c’erano solo verdure, ma anche fiori a profusione. Non c’era frutta che mancasse nella sua fattoria, e che attirava sempre i ragazzi del quartiere, che gli facevano esercitare la pazienza.
Impiantò anche un vigneto per la produzione di vari tipi di vino, compreso quello per la messa.
Per anni questo fu il lavoro del Fratello che non volle essere sacerdote, e rinunciò ad essere “benestante” nel mondo. Ogni giorno, dopo la messa e la prima colazione nel convento, il fratello si recava al suo lavoro. Faceva la strada a zig-zag quando scendeva, soprattutto quando pioveva, ma diventava molto faticosa quando la risaliva con ceste e sacchi di verdura o frutta sulla schiena.

Alle ore 11,00 il Fratello era già a casa, per l’esame particolare, il pranzo e la ricreazione comune. Nel pomeriggio, di nuovo al suo lavoro, ritornando puntualmente per la meditazione e la cena.
Le domeniche fratello Alfonso le trascorreva in cappella a pregare o fare lettura spirituale. Ad un sacerdote ordinato di recente, una volta disse: “Sicuramente voi sarete molto utile alla Congregazione, ma pregate e pregate molto; per l’amor di Dio, non abbandonate la preghiera”.

Già vecchio, e con debolezza nelle gambe nel salire le scale del convento, un giorno si fratturò il piede, cadendo maldestramente. Così, non poteva più lavorare: penitenza che egli accettò senza lamentarsi. Poiché soffriva di stomaco e non si poteva alimentare, fratello Alfonso andò indebolendosi sempre più e morì ad Aparecida il 17 agosto 1923 a 75 anni.

CERESP
Redentorista Centro di Spiritualità – Aparecida-SP
Pe.Isac Barreto Lorraine C.Ss.R (In memoriam)
Pe.Vitor Hugo Lapenta CSsR
Pe.Flávio Cavalca Castro CSsR.

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