Il nome di Gesù

36. Il nome di Gesù
Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra
(Fil 2,10).

Il nome di Gesù, annunziato a Maria dall’angelo Gabriele è un nome divino, perché scelto da Dio: E lo chiamerai Gesù (Lc 1,31).
Fu chiamato Gesù (cioè Salvatore) perché solo in lui si trova la salvezza: Nel quale dobbiamo essere salvati (At 4,12).
Questo nome dallo Spirito Santo è paragonato all’olio: Olio olezzante è il tuo nome (Ct 1,3), perché, come l’olio è luce, cibo e medicina, così il no­me di Gesù è luce alla mente, cibo al cuore e medicina all’anima. E’ luce alla mente. Con questo nome si convertì il mondo dalle tenebre dell’idolatria alla luce della fede.

Noi che siamo nati in regioni dove, prima della venuta di Gesù Cristo, i nostri antenati erano gentili, saremmo ancora tali, se non fosse venuto il Messia a illuminarci. Quanto dobbiamo dunque ringraziare Gesù Cristo del dono della fede! Che sarebbe di noi, se fossimo nati nell’Asia, nell’Africa o nell’America, in mezzo agli eretici o ai scismatici? Chi non crede, è perduto (cf Mc 16,16); e così probabilmente saremmo perduti anche noi.

Inoltre il nome di Gesù è cibo che nutre i nostri cuori. Infatti esso ci ricorda quello che Gesù ha fatto per salvarci. Perciò questo nome ci consola nelle tribolazio­ni, ci dà la forza di camminare sulla via della salvezza, ci dà animo nella diffidenza, c’infiamma ad amare, ricordandoci quello che ha patito il nostro Redentore per salvarci.

Il nome di Gesù, infine, è medicina per l’anima, perché la rende forte contro le tentazioni dei nostri ne­mici. L’inferno trema e fugge all’invocazione di questo santo nome, come disse l’apostolo: Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra (Fil 2,10). Chi è tentato e chiama Gesù, non cade; e ogni volta che lo invocherà, non cadrà e sarà salvo: Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici (Sal 17,4). Chi, nella tentazione, ha invocato Gesù e si è perduto? Si perde chi non lo invoca in suo aiuto, o chi, persistendo la tentazione, lascia d’invocarlo.

Preghiera

Oh ti avessi sempre invocato, Gesù mio: non sarei stato mai vinto dal demonio! Io ho per­duto miseramente la tua grazia, perché nelle ten­tazioni ho trascurato di chiamarti in aiuto. Ora io spero tutto nel tuo santo nome: Tutto posso in Colui che mi dà la forza (Fil 4,13). Scrivi dunque, o mio Salvatore, scrivi sul mio povero cuore il tuo potentissimo nome di Gesù, affinché io, avendolo sempre nel mio cuore con l’amarti, lo abbia poi sempre sulla bocca con invocarlo in tutte le tenta­zioni.

Nel tuo nome io troverò ogni bene: se sarò afflitto, esso mi consolerà, al pensiero che tu sei stato afflitto più di me per amor mio; se sarò sfiduciato per i miei peccati, esso mi darà coraggio, ricordandomi che tu sei venuto al mondo per salvare i peccatori; se sarò tentato, il tuo nome mi darà forza, ricordandomi che tu hai più po­tere del mondo e del maligno; se infine mi troverò freddo nel tuo amore, esso mi darà fervore, ricordandomi l’amore che tu mi hai portato. Ti amo, Gesù mio. Tu sei e spero che sarai sempre l’unico amore mio. Ti dono tutto il mio cuore; solo te voglio amare e voglio invocarti più spesso che potrò. Voglio morire col tuo nome sulla bocca, nome di speranza, nome di salvezza, nome di amore.

O Maria, se mi ami, impetrami la grazia di invocare sempre il no­me tuo e del tuo Figlio; fa’ che i vostri dolcissimi nomi siano il respiro dell’anima mia, e che io ripeta sempre in vita e in punto di morte: Gesù e Maria, aiutatemi; Gesù e Maria, vi amo; Gesù e Maria, a voi raccomando l’anima mia.
(da Novena del Santo Natale, Da Natale all’Epifania, 8).