Luciano Liberato redentorista

P. Liberato Luciano (1782-1862) – Italia.

P. Liberato (o Liberatore) Luciano (1782-1862)

Passò in Congregazione 64 anni, tutti spesi all’acquisto dello spirito religioso e scientifico.

Fu stimato in tutta la Congregazione nella quale più volte esercitò le cariche di Consultore Generale, Lettore, e Rettore locale, non meno che al di fuori per l’edificante condotta religiosa, per la scienza, di cui contestano le sue opere date in luce in difesa della Religione.

Egli morì nel nostro Collegio di Tarsia in Napoli di cronicismo per la età sua avanzata, nel dì 31 agosto 1862, all’età di 80 anni, munito di tutti i Sacramenti. (Libro delle Messe).

Mi diceva il P. Domenico Cianciulli, che un giorno P. Luciano si stava rattoppando una camicia, quando entrò in Collegio a Tarsia il Re Ferdinando II, e questi gli disse: «Lasciala andare, chè te le manderò io». E glie ne mandò dodici.

Il suo ritratto si conserva a Marianella colla seguente iscrizione:

«P. D. Liberator Luciano, Abellae oppido ortus, adhuc adolescens SS. R. C. nomen dedit.
In eadem munia Rectoris, Cons. Gen.lis, et Lectoris maxime in Mathematicis facile Princeps. Obiit hac urbe Regii librorum Censoris, Prosynodalis examinatoris officio functus est: regularis observantiae, animarum saluti, Verbi ministerio incubuit, ac extirpandis erroribus multa in lucem edidit opera.
Tandem Deo dilectus et hominibus anno Reparat. Sal. MDCCCLXII aetatis suae fere 80 Neapoli pridie Kal. Septembris obdormivit in Domino».

P. Liberato o Liberatore era nativo di Avella di Nola [26 ottobre 1782], patria del nostro grande benefattore Cardinale D’Avanzo Bartolomeo.

Per far gustare un po’ la parola del P. Luciano riporto qui l’avvertimento che dà ai devoti innanzi alla sua preziosa operetta delle Tre Ore dell’Agonia di Gesù Cristo.

«Le Tre Ore dell’Agonia di Gesù Cristo sulla Croce, se furono per questo Figlio di Dio le più penose, sono per noi anche le più preziose.
«I fiumi di sangue che in tal tempo scaturirono dalle sue ferite sono per noi torrenti inesausti di benedizioni e di grazie: e le ultime parole che uscirono dalla sua bocca sono istruzioni d’infinita importanza ed efficacia; e non possono non recare una immensa consolazione a colui che le considera e le medita.
«Niente è più dolce, utile e salutare di queste meditazioni: ed i Pontefici per impegnarvi i Fedeli vi hanno apposto tante indulgenze.
«Noi le abbiamo più allungate di quelle che si trovano nel libro del P. Alfonso Messia; sì perché nel medesimo sono mancanti per compiere perfettamente il periodo di tre ore, sì ancora perché sarebbe desiderabile, che si accorciasse quanto più si può la musica; affinché non si riduca l’ultimo e più doloroso tempo della Passione di Gesù Cristo ad un atto drammatico rappresentato in musica per divagare lo spirito, e dilettare l’udito.
«Tanto più che molti divoti sogliono praticare questa divozione privatamente senza canto in tutti i venerdì dell’anno con un vantaggio incalcolabile dell’anima loro…».

Nel 1850 pubblicò il libro «Il Comunismo e Socialismo nelle loro stravaganze riguardo alla Religione ed al Politico».

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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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P. Luciano Liberato o Liberatore, redentorista nativo di Avella di Nola, fu molto apprezzato per la semplicità e la spiritualità che irradiava col suo atteggiamento
P. Luciano Liberato o Liberatore, redentorista nativo di Avella di Nola, fu molto apprezzato per la semplicità e la spiritualità che irradiava col suo atteggiamento

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