Luglio 23 Obbedienza

 

23 luglio
Con niuna cosa si dà a Dio tanto gusto quanto, cercando di fare qualche opera che sia forse di gloria sua, detta opera viene contraddetta dall’ubbidienza. (Ven. P. Cesare Sportelli in De Risio, Notizie del servo di Dio don Cesare Sportelli, Ed. Roma 1893, pag. 78). 

  • Il venerabile P. Cesare Sportelli stava confessando molta gente quando fu chiamato da un signore perché andasse a mangiare. Ma il Venerabile, che aveva più fame della salute di quelle povere anime di ogni altra cosa, non si mosse dal confessionale. Alla fine vedendo quegli che per quante ragioni avesse portato a niente giovavano, così gli disse. «P. Don Cesare per ubbidienza lascia di confessare e viene a prendere un boccone». Tanto bastò per farlo desistere, perché subito in sentire ubbidienza, si alzò e rivoltasi ai penitenti disse: «Figlio benedetto devo fare l’ubbidienza». Ciò detto se ne partì.

Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987. 

Il venerabile P. Cesare Sportelli, discepolo di mons. Tommaso Falcoia e degno compagno di S. Alfonso, aveva una determinazione quasi di stampo militare.

Dal Calendario storico C.Ss.R. 

  • 23 luglio 1770 = Il Papa Clemente XIV sopprime la Compagnia di Gesù. Venutolo a sapere, Sant’Alfonso non disse una parola, ma divenne triste e desolato.
  • 23 luglio 1896 = Muore in Francia il padre Achille Desurmont. Da 23 anni era superiore provinciale del ramo franco- svizzero. Viene ritenuto il padre della Missione del Pacifico, della Provincia Spagnola e degli educandati. Era molto pio (discepolo di Passerat), di intelligenza vivace e di spirito di iniziativa.

La soppressione dei Gesuiti e la loro espulsione dai conventi portò grave danno alla Chiesa. S. Alfonso ne soffrì moltissimo.

  

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