Maggio 16 Povertà

16 maggio
La povertà di spirito consiste non solo in essere povero, ma in amar la povertà. L’amare la povertà consiste nell’amare gli effetti della povertà, quali sono la fame, il freddo, e soprattutto il disprezzo che seco porta la povertà.

Ma, Dio mio, quale spirito mai di povertà dimostrano quelle religiose che, se la pietanza è alquanto scarsa e non è ben condita, subito se ne lamentano? Se la veste non è data a tempo, prima che l’antica si rompa, mettono a rumore tutto il monastero, mormorando della Superiore e delle officiali? Quale povertà osservano poi quelle che cercano le lane e le biancherie più fini, e che si inquietano se la tonaca non è attillata e fatta con bel garbo affin di fare una bella comparsa? 
(S. Alfonso in  La Monaca Santa, cap. IX, I, 12 – Marietti 1929).

  • Sempre ansioso di essere di esempio ai suoi congregati nei primi tempi così difficili della Congregazione S. Alfonso non si lasciava sfuggire occasione di praticare nel modo più eroico quelle virtù che imponevano le strettezze in cui si trovavano le prime fondazioni. Per tre giorni il Fratello refettoriere dimenticò mettere il pane al suo posto ed egli tacque avvisando solo dopo in qualità di Superiore il fratello. Quando si trattava poi di provvedere a sè ed i suoi congregati di mantelli andava a fornirsene a Napoli da un rivenditore di mantelli francescani che poi provvedeva a farli tingere.

Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.

Dal Calendario storico C.Ss.R.

  • 16 maggio 1854 = La Congregazione di Propaganda Fide offre ai redentoristi uno dei vicariati apostolici di Guinea-Senegambia. Era la prima offerta di una missione nel continente africano. La prima fondazione avverrà 45 anni dopo nel Congo.
S. Alfonso fu molto geloso dell'osservanza della virtù della povertà: la osservò fino in fondo e la esigeva dai Congregati.

 

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