Mastropasqua Filippo redentorista

P. Filippo Mastropasqua (1835-1890) – Italia.

P. Filippo Mastropasqua (1835-1890)

Nacque nella città di Molfetta nella Puglia il 12 dicembre 1835 da nobili genitori.
Professò il 15 ottobre 1855. Ascese al Sacerdozio il 18 settembre 1858.

Fu insigne filosofo – ontologo, scrittore di argomenti astrusi filosofici, tra cui «L’Entità degli accidenti».
Forse l’astrusità delle sue elucubrazioni filosofiche contribuì a fargli dare di volta il cervello. Morì nel nostro Ospizio [casa per gli ospiti di passaggio] in Napoli il 14 aprile 1890, a 55 anni d’età.

Mastropasqua, mente eletta e grande filosofo, ma assai spesso in preda ad angustie di spirito, veniva confortato dal Ven. P. Emmanuele Ribera, di cui era discepolo e Segretario.
Nel Manicomio scrisse un’opera, ed allora il Direttore lo dichiarò guarito di mente e lo fece uscire. Offrì tutti i suoi libri a Tarsia, ma poi furono portati a Pagani.

Mi diceva P. Cianciulli Domenico che il dottissimo Vescovo di Nusco Mons. Mastropasqua era zio paterno del nostro P. Mastropasqua; che insieme ai Padri Ortega e Joeli andò ad aprire il Collegio a Reggio Calabria; e che diede tutte le notizie della fanciullezza del suo compaesano e maestro Ven. P. Ribera; ed attestò di aver visto in estasi in Napoli detto Venerabile.

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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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Napoli, Antica foto del Palazzo De Liguori-Presicce – L’Ospizio dei Redentoristi a Napoli cominciò in un basso di questo palazzo. L’Ospizio era casa di passaggio per i redentoristi che arrivavano a Napoli per trattare le faccende nei vari uffici della città. Il Minervino afferma che in Napoli sono esistiti tre Ospizi redentoristi: in Vico Montemiletto, Via S. Giovanni in Porta, 33 (dedicato alla Madonna del Perpetuo Soccorso), e in Vico Saponaro (Via Piazzi). In uno di questi morì nel 1890 il P. Filippo Mastropasqua, originario di Molfetta.
Napoli, Antica foto del Palazzo De Liguori-Presicce – L’Ospizio dei Redentoristi a Napoli cominciò in un basso di questo palazzo. L’Ospizio era casa di passaggio per i redentoristi che arrivavano a Napoli per trattare le faccende nei vari uffici della città. Il Minervino afferma che in Napoli sono esistiti tre Ospizi redentoristi: in Vico Montemiletto, Via S. Giovanni in Porta, 33 (dedicato alla Madonna del Perpetuo Soccorso), e in Vico Saponaro (Via Piazzi). In uno di questi morì nel 1890 il P. Filippo Mastropasqua, originario di Molfetta.

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