Memoriale 27 Agosto

27 agosto
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1765. Circolare di S. Alfonso ai membri della Congregazione.

1765. Circolare di S. Alfonso ai membri della Congregazione.

Nella sua circolare del 27 agosto 1765, S. Alfonso esorta all’osservanza regolare. Prima, alla povertà ed alla mortificazione. Scrive: “Come sento, ora poco piace la povertà e la mortificazione. Dunque siam venuti alla Congregazione a star comodi e spassarci? Meglio era restarci alle case nostre”
Poi sull’ubbidienza: “Finita l’ubbidienza, è finita la Congregazione. Perdendosi l’ubbidienza, che cosa diventeranno le nostre case, se non ridotti d’inquietudini, di contrasti e di peccati?”.
Esorta infine alla santità. “La Congregazione non ha bisogno di molti soggetti, ma di soggetti che vogliano farsi santi; e basta che ne restino dieci, i quali amino veramente Dio… Specialmente raccomando ai giovani che non fomentino quest’ansia di predicare. Vorrei che avessero ansia di dar gusto a Gesù Cristo… E prima di tutto bisogna attendere alla mortificazione, e a dar gusto a Dio; altrimenti il Signore non ci concorre e predicheremo al vento”.
Lettere; corrisp. gen. R. P. DUMORTIER, II, p. 130.

S. Alfonso richiedeva virtù nei confratelli e le virtù mensili era una sorta di palestra spirituale nelle quali bisognava esercitarsi. (Affreschi nella chiesa di S. Alfonso a Roma).

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1903. Espulsione dei Padri della comunità delle Sables d’Olonne, (Vendée)

Per essere rimasti nel loro convento, malgrado il rifiuto della loro richiesta di autorizzazione, i Padri, dopo essere comparsi davanti al giudice istruttore, essere andati al tribunale correzionale, in corte di appello ed in cassazione, furono cacciati brutalmente dalla loro casa manu militari.
Erano i Padri Almyre Riblier, superiore, Eugène Pladys, Alexandre Sdilon, George Collin, Joseph Caulliez, Gédéon Goiffon, Ernest Delforge e i Fratelli Coadiutori Séraphin, Cyrille e Jean. Alcuni restarono a Sables, altri partirono per il Belgio.
In questa occasione, essendo stata mandata la truppa di seguito per due volte dalla Roche-Sur-Yon alle Sables, il tenente Portier, per principio di fede religiosa, passò il comando della sua compagnia ad uno dei suoi colleghi. Questa azione gli valse gli arresti di rigore, la prigione preventiva, il consiglio di guerra, e malgrado l’assoluzione, il ritiro dall’impiego.
Per il suo rifiuto di accogliere la sua condanna, il P. Riblier fu portato in prigione il 5 marzo 1905 e restò sei giorni. Tutta la città delle Sables si tassò per farlo rilasciare, e il sig. Brimont andò a portare la somma all’esattore.
Manifestazioni indimenticabili ebbero luogo durante questo due anni: furono tutte dovute agli amici dei Padri e agli abitanti di Sables. La relazione di questa espulsione fu pubblicata in quattro volumi in-l2 dal il P. Riblier.

II giardino dei redentoristi di Sables-d’Olonne circondato dai soldati – I Redentoristi furono cacciati brutalmente dalla loro casa “manu militari” nel 1903 (foto in AGHR).

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IN MEMORIAM  

P. Agostino Vargas. Santiago, 1916.
Il P. Vargas nacque a Talca, in America, l’ 8 aprile 1837, da una famiglia di grande pietà e di fede profonda.
Il giorno della sua ordinazione sacerdotale, fece il voto di essere apostolo dei poveri e di non accettare alcuna dignità ecclesiastica. Come sacerdote secolare condusse una carriera brillante e molto feconda. Cappellano di ospedale, curato di parrocchia più riprese, fu dovunque un modello di sacerdote devoto, zelante per le opere, educatore del popolo, riservandosi sempre i lavori i più umili, più faticosi e lasciando ai suoi vicari gli onori.
Non gli furono risparmiate sofferenze morali e calunnie; egli rispondeva con la dolcezza ed il perdono. Ma il desiderio della vita religiosa lo attirava da molto tempo: pregava, portava il cilizio, si faceva la disciplina per attirare la misericordia di Dio e la luce dall’alto.
Entrò in Congregazione all’età di cinquantacinque anni. La sua umiltà e la sua pazienza al noviziato furono straordinarie: volle perseverare ad ogni costo e ne fece il voto. I superiori lo mandarono a Cauquenes.
Là, fu l’organizzatore dei ritiri chiusi, fondatore di confraternite. Anche Lima beneficiò del suo grande zelo. Ritornò infine in Cile dove, per tredici anni, si donò completamente alle anime.
Insomma, il Padre Vargas aveva un carattere ardente, impetuoso; era austero, mortificato, di un zelo intraprendente, disinteressato ed universale, era un religioso di grande virtù, di una profonda pietà, di un ardore alla maniera di San Paolo.
Volle tradurre la Vita di Gesù Cristo del Padre Berthe e lo mandò riccamente rilegata al Presidente di Repubblica dell’America latina.
Il P. Vargas morì dopo una breve malattia. – “Cujus memoria in benedictione est.” Eccli 45-1.
Professione: 9 giugno 1893.
Ordinazione sacerdotale: 16 aprile 1864.

Santiago del Cile – Santuario del Soccorso: il P. Vargas vi trascorse gli ultimi 13 anni di vita. (foto in AGHR).

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
UMILTÀ = 27 agosto
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