Memoriale 31 luglio

31 luglio
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1787. La Beata Vergine appare in visione a sant’Alfonso il giorno prima della morte.

Memoriale Alfonsiano in fracese-Pdf-Mese di luglio

1787. La Beata Vergine appare in visione a sant’Alfonso il giorno prima della morte.

Al 31 luglio, vigilia della sua beata morte, il nostro Santo Padre Alfonso vi giunse senza la perdita di coscienza. I sensi esterni rimasero solitamente assopiti, ma lo spirito era pronto per la partenza per l’eternità. Fu sufficiente mostrargli l’immagine di Maria per fargli aprire gli occhi e muovere le labbra.
Aveva detto a Maria tante volte questa preghiera:
«O mia Regina, perdonate la mia audacia: prima che emetta l’ultimo sospiro, venite voi stessa a consolarmi con la vostra presenza… O Maria, vi aspetto, non mi rifiutate questa consolazione».

La Beata Vergine, in un modo sorprendente, ascoltò i desideri del suo devoto servo. Il giorno prima della morte, il nostro santo Fondatore all’improvviso aprì gli occhi e fissò intensamente lo sguardo sull’immagine della Beata Vergine. Sembrava fuori di sé.
Questa gioia durò per quasi un quarto d’ora e i testimoni di questa scena ritennero che in quel tempo la Vergine Maria gli sia apparsa visibilmente per invitarlo al paradiso.
Questa visione avvenne una seconda volta, poi una terza volta, quando gli fu presentata l’immagine di Nostra Signora della Speranza, di cui egli stesso aveva suggerito il disegno e al di sotto si leggevano queste parole: Spes nostra, salve.

Sant’Alfonso quindi entrò in estasi, il suo volto si accese in modo straordinario, e le sue labbra pallide e livide si imporporarono e un sorriso di gioia ineffabile trasformò il suo volto. A quella vista, sentimenti di ammirazione, gioia, di emozione  pia e tenera riempirono il cuore di tutti i presenti.

L’immagine della Madonna che attirò S. Alfonso in profonda estasi: è cara a tutti i Redentoristi (Raccolta Marrazzo).

L’ IMMAGINE MIRACOLOSA
DELLA MADONNA “SPES NOSTRA SALVE”

Davanti a  questa immagine S. Alfonso esalò l’ultimo respiro, dopo essere stato favorito dalla visione della Madonna.
Ecco lo scritto che si trova su questa immagine:
«Davanti a questa sacra immagine della Beata Vergine, l’illustre Signore Don Alfonso de Liguori, fondatore e Rettore Maggiore della Congregazione del Santissimo Redentore, rese la sua benedetta anima al Signore. – Erano presenti e inginocchiati, l’intera comunità di Pagani, i rettori delle case del Regno, gli studenti di Ciorani.  Aveva 90 anni, 10 mesi e 5 giorni. –  1 ° agosto 1787 alle ore 16 e 40 minuti,  mercoledì».
– Sotto questa immagine c’è la tavoletta che usava il reverendo Superiore e padre Alfonso per firmare le lettere negli ultimi anni della sua vita .
– Parole scritte dal R. P. Lorenzo Negri, Rettore di Caposele, testimone degli ultimi istanti di S. Alfonso.
(cf. Analecta C. SS. R. Anno 1929. p. 166.; Rivista Sacra Famiglia. Anno 1900. p. 358.)
NOTA = La prima ora, secondo l’uso di contare in Italia, parte dall’Angelus della sera, e l’Angelus il 1° agosto avveniva alle ore 19, 45 attuali. Quando S. Alfonso spirò approssimativamente erano le dodici meno cinque minuti.

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IN MEMORIAM 

Fr. Hugues Willi. Téterchen, 1863.
Il Fratello studente Willi, affetto da tubercolosi, visse solo pochi mesi nello Studendato; era nato il 15 luglio 1835 a Ems, Canton Grigioni (Svizzera).
Era un modello di semplicità e di obbedienza, non conosceva alcuna deviazione e compiva gli ordini dei suoi superiori con cieca sottomissione che edificava tutti.
Abbracciò la morte da buon Redentorista certo della sua perseveranza. – «Qui ambulat simpliciter, ambulat confidenter». Prov. 10,9.
Professione: 19 marzo 1863.

La Casa di Teterchen nel 1907: era la sede dello studentato. (foto in AGHR).

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Fr. François (Jules Saudan). Riobamba 1900.
Fratello François nacque il 18 giugno 1856 a Borgeaud, diocesi di Sion. Entrato nella Congregazione, si rallegrava dell’onore di essere fratello laico.
Carattere vivace, riconosceva i suoi difetti e li correggeva. Questo Fratello rese grandi servizi alla casa di Riobamba come sagrestano, sarto, economo.
Si distinse soprattutto per la sua modestia e umiltà. «È morto l’angelo della chiesa», diceva il popolo alla sua morte.
Egli stesso amava dire: «Non ho meriti, e sono piccolo nella virtù, ma piccolo come sono, mi presenterò a Sant’Alfonso e lui mi darà il cielo»  –  «Dabit vobis mercedem vestram in tempore suo». Eccli 51-38.
Professione: 17 Aprile 1881.

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
OBBEDIENZA = 31 luglio
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