Monnet André redentorista

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P. André Monnet, C.Ss.R. 1922-1972 – Francia.

P. André Monnet, C.Ss.R. 1922-1972.

Il redentorista P. André Monnet, 1922-1972, Francia, Provincia di Lione, missionario tra i tuareg del deserto del Sahara. Morì per attacco cardiaco a 49 anni.
Il redentorista P. André Monnet, 1922-1972, Francia, Provincia di Lione, missionario tra i tuareg del deserto del Sahara. Morì per attacco cardiaco a 49 anni.

Dati ufficiali

  • Cognome = Monnet
  • Nome = André
  • Nazionalità = Francia – (Provincia di Lione)
  • Nato = 30-Nov-1922
  • Morto = 07-Giu-1972
  • Professione = 08-Set-1943
  • Sacerdote = 02-Ott-1949

Il redentorista P. André Monnet, 1922-1972, Francia, Provincia di Lione, missionario tra i tuareg del deserto del Sahara. Morì per attacco cardiaco a 49 anni.

Il “Marabout” di Gesù
♦ Il 7 febbraio 1962 moriva a Tchirozenine, all’età di 33 anni, vittima di una emorragia cerebrale il P. Giovanni Ploussard, il primo Redentorista apostolo dei Tuareg nel Sahara.
♦ Dieci anni dopo, il 7 giugno 1972 nello stesso luogo, vittima di un attacco cardiaco, moriva il p. Andrea Monnet, anch’egli francese e redentorista che era succeduto al p. Ploussard come apostolo dei Tuareg.
Nel 1962 il p. Monnet aveva 39 anni ed era ancora in dubbio sull’orientamento da dare al suo ministero sacerdotale. Forse in mezzo agli operai?

L’improvvisa morte del p. Ploussard incamminò provvidenzialmente il suo sacerdozio verso una forma particolare, chiamandolo a prenderne il posto.
Nel periodo dell’apostolato del P. Andrea a Tchirozenine, sono state realizzate molte opere: 6 classi primarie per bambini e bambine, un grande dispensario medico al quale la gente viene a volte da più di 100 km, sforzi per risolvere il problema sempre preoccupante della scarsezza di acqua.
Tutto questo però è poca cosa se si considera il lavoro svolto nel campo umano-spirituale, per mezzo dell’amicizia, dello spirito di servizio e nello stesso tempo con grande rispetto per la dignità di ciascuno.

Il p. Andrea era ritenuto dai Tuareg più che un amico, era considerato come un fratello. Nelle visite che faceva a questi e a quelli lasciava sempre un senso di allegria, un desiderio di sentirsi migliori.
D’altra parte però il Padre diceva: Questa gente è sapiente. Dobbiamo imparare molte cose da essi. Essi ci danno più di quello che noi diamo loro.
Profondamente naturalizzato con i Tuareg, il Padre non si sentiva assolutamente necessario in quel posto che tanto amava e diceva ai suoi superiori: «Se vedete che questo non è il mio posto, se non svolgo bene il mio lavoro, sono sempre pronto ad andarmene».

Con realismo e umiltà ammetteva una certa necessità di cambiamento: «Verranno altri giovani che faranno meglio di noi».
In ogni modo, doveva morire improvvisamente per non disturbare nessuno. La fonte continua della sua forza, allegria, speranza e gioia era Cristo fatto uomo.
Il p. Ploussard, morendo, ci ha lasciato un abbondante materiale con il quale il P. Th. Rey-Mermet, ha pubblicato un libro «Carnet de route» che ha avuto successo non solamente in Francia ma anche all’estero.
Il P. Monnet, invece, ci ha lasciato, quasi unicamente, la testimonianza della sua silenziosa dedizione.anni.

Il breve profilo è tratto da Orbis, Anno 6, n. 29 (1973-gennaio), p. 12.

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