Parisi Gabriele redentorista

P. Gabriele Parisi (1936-2011) – Italia.

 
In memoria di P. Gabriele Parisi

 Il P. Provinciale Davide Perdonò,
di ritorno dal Madagascar,
ricorda la figura del sacerdote redentorista
scomparso a seguito di
un male incurabile.

Ne ricorda la affabilità, la socievolezza e il senso dell’accoglienza e infine lo affida alla intercessione
di San Gerardo.

Carissimi confratelli,
La mia permanenza in Madagascar e la degenza in ospedale del p. Vicario, hanno  procrastinato la comunicazione di notizie sul nostro Confratello p. Gabriele Parisi deceduto, nel reparto ammalati della Comunità di Pagani;  giovedì 11 agosto 2011 alle ore 18.00.

Il p. Gabriele è nato a Baselice ( BN) il 29 febbraio 1936, è entrato in Congregazione il 21 settembre 1948. Dopo aver frequentato le medie e il ginnasio a Lettere (NA) ha trascorso l’anno di  Noviziato  nella Casa di S. Angelo a Cupolo (BN) dal 28 settembre 1953 al 29 settembre 1954 anno della professione temporanea.
Sempre nella casa di S. Angelo a Cupolo frequenta i quattro anni di liceo al termine dei quali si consacra definitivamente a servizio della “Copiosa Redemptio”  con la professione perpetua celebrata il  29 settembre 1959 nella casa di Ciorani.
Dopo la professione perpetua si trasferisce a Pagani dove frequenta il primo anno di teologia e da Pagani, con gli altri confratelli studenti, viene trasferito al Colle s. Alfonso, da poco adibito a Studentato Redentorista, per frequentare i restanti tre anni di teologia. Viene ordinato sacerdote da Mons. Zoppas il 18 marzo 1962  nella basilica di s. Alfonso.

A Pagani trascorre dall’ottobre del 1963 l’anno del secondo noviziato frequentando, nello stesso tempo, la Facoltà Teologica di Posillipo per la licenza in teologia pastorale che consegue  l’anno dopo (1964). Subito dopo viene assegnato , come missionario, nella Comunità di S. Andrea Apostolo sullo Jonio (CZ) dove resta dal 1965 al 1967.
Con il 1967 viene assegnato nella Comunità di S. Angelo a Cupolo con l’incarico di parroco nelle frazioni di Pagliara e Montorso e vi resta sino agli inizi  del 1973 anno in cui viene assegnato alla Comunità di Materdomini. Dopo tre anni di permanenza a  Materdomini  viene nominato parroco  “Ad tempus” in Quaglietta  e vi resterà fino alla sua morte.

Il sorriso e la simpatia del P. Gabriele Parisi in una foto del 2004.

A metà giugno 2011 viene ricoverato nella struttura ospedaliera di Oliveto Citra per un intervento di colecistectomia. Il 18 luglio viene ricoverato nella struttura ospedaliera di Nocera Inferiore e da qui trasferito al Policlinico di Napoli dove gli  viene riscontrato un carcinoma al fegato non operabile a causa delle precarie condizioni del paziente.
Il 09 agosto viene ricoverato nel reparto infermeria della Comunità di Pagani. Le sue condizioni si aggravano e muore dopo due giorni.
I funerali si sono tenuti nella chiesa parrocchiale di Quaglietta dove  per circa 35 anni il confratello ha espletato il servizio di parroco in quella comunità . Dopo i solenni funerali , concelebrati da vari confratelli sia diocesani che religiosi e presieduti dall’Arcivescovo di S. Angelo dei Lombardi-Conza-Bisaccia: Mons. Franco Alfano, il feretro viene portato nel Santuario di  S. Gerardo, dove il confratello ha trascorso 38 anni  di vita,  per un ultimo momento di preghiera al termine del. quale è stato sepolto nella cappella dei Redentoristi nel Cimitero di Caposele.

Di lui ci piace ricordare la sua affabilità, socievolezza e il senso dell’accoglienza.
S. Gerardo, da lui venerato e nella cui Comunità ha vissuto per 38 anni lo accolga a godere la visione beatifica del volto di Dio insieme a tutti i santi e beati della Congregazione.

p. Davide Perdonò
Superiore provinciale
Pagani 01 /09//2011

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One thought on “Parisi Gabriele redentorista”

  1. Ho letto questo vostro articolo che mia ha commosso molto ma allo stesso modo mia ha riempito di immensa gioia e di questo ve ne ringrazio. Sono Adele da Baselice una sua quasi nipotina che ha ancora dentro tanto dolore e un vuoto incolmabile. Il mio e il suo ultimo desiderio era quello di ritornare nel suo paese, ma non é stato possibile. Cercheremo di portare avanti la sua parola e il suo esempio.Grazie per tutto quello che avete fatto per lui negli ultimi giorni e per quello che continuerete a fare nel suo nome. Grazie e non dimentichiamolo mai.Ciao

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