Pregare sempre 188_14

PreghieraContinua07

14 sett. TO – Lunedì – Dio somma semplicità
O Signore, che io sappia cercarti con cuore semplice (Sap 1, 1).

• O Dio, nel tuo unico e semplice essere tu sei tutte le virtù e le grandezze dei tuoi attributi: sei onnipotente, sapiente, buono, misericordioso, giusto, forte, amoroso, con altri attributi infiniti che non conosciamo. Tu sei tutte queste cose nel tuo semplice essere…
O abisso di delizie tanto più abbondante quanto più le tue ricchezze sono raccolte nell’unità e nella semplicità infinita di un unico essere, dove l’uno viene conosciuto e gustato in maniera tale da non impedire la conoscenza e il godimento dell’altro.
Anzi qualunque grazia e virtù che è in te diventa una luce per qualunque altra, poiché a causa della tua purezza, o Sapienza divina, si vedono in te molte cose mentre se ne guarda una sola, giacché tu sei il deposito dei tesori dell’Eterno Padre, lo splendore della luce eterna, lo specchio senza macchia e il riflesso della sua bontà.
(S. Giovanni della Croce, Fiamma 3, 2 . 17).

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• Dammi, o Signore, quell’amore puro, perfetto che trasforma l’anima… nella tua semplicità e purezza. Allora non vedrò più che te e ti troverò dovunque senza cercarti, perché ti possederò e sarò unita a te perennemente.
Allora tutte le imperfezioni… resteranno come assorbite, travolte da questa corrente di carità e tutto diventerà amore. Non ci sarà più nulla che veramente mi turbi o mi faccia soffrire, perché in tutto troverò gusto d’amore e godrò di te, o mio Dio… O come è bella questa vita di amore!…
Come ti chiedo, o Spirito Santo, Spirito di Amore, Amore sostanziale reciproco del Padre e del Verbo… di infiammarmi tutta, di trasformarmi completamente, di far giungere il tuo influsso a tutte le minime parti del mio essere!…
Insegnami a proferire soltanto parole ispirate da te, che siano riflessi del Verbo e dirette solo alla gloria del Padre, senza nessun riguardo o rispetto umano, senza falsa compassione o condiscendenza naturale, lungi da ogni adulazione e da ogni falsità, ma con grande franchezza e sincerità, pur senza offendere la carità.
(Sr. Carmela dello Spirito Santo p 219‑20.240).

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Tu che sei il Primo, l’Ultimo e il Vivente, morto per la nostra salvezza, ed ecco, sei vivo, ed hai le chiavi della morte e dell’inferno, concedici di annunziare sempre la tua salvezza.