Pregare sempre 20

Tempo Ordinario 2a settimana, lunedì – Io sono la verità
Nella tua luce, o Signore, io veda la luce (Sal 36,10).

• Tu, altissimo Dio Padre, additi e insegni all’anima la forma, il modo e la via per cui essa possa conoscerti e pervenire a te attraverso l’amore. Questa via e questo magistero sono da te insegnati nel tuo diletto Figlio… Perciò l’anima che aspira a trovare il lume divino, studia, pensa e legge continuamente nel libro e sopra il libro della vita, che è la vita tutta del Cristo, finché visse in questa vita mortale.
(B. Angela da Foligno, Il libro della B. Angela 11, p 136).

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• Ti adoro, mio Dio, vera e unica luce. Da tutta l’eternità, prima che creatura fosse, quando eri solo ‑ solo ma non solitario, perché sempre sei stato in tre Persone ‑ tu eri la Luce infinita. Non c’era nessuno a vederti, se non tu stesso. Il Padre vedeva la luce nel Figlio e il Figlio nel Padre.
Come eri nel principio, così sei anche ora,… in questa tua luce increata, infinitamente glorioso e infinitamente bello… Dio di clemenza, chi potrà avvicinare la tua infinita Maestà? E, d’altra parte, come restare lontani da te? Come restare lontano da te? Tu che sei la luce degli angeli, sei anche l’unica luce dell’anima mia. Tu « illumini ogni uomo che viene in questo mondo » (Gv 1, 9). Senza di te, mi trovo nella più profonda oscurità, un’oscurità paragonabile a quella dell’inferno. Quando tu sei lontano, va in rovina e inaridisce il mio cuore, e rivive solo nella misura in cui tu mostri la tua luce.
Tu ti avvicini e ti allontani a piacimento mio Dio, io non posso trattenerti! Soltanto posso pregarti di restare: « Resta con noi, Signore, ché si fa sera e il giorno già declina » (Lc 24, 29). Resta fino al mattino e non partire senza lasciarmi la tua benedizione; resta con me in questa valle oscura, finché si siano dissipate le tenebre. Resta, luce dell’anima mia, perché è già sera. Fitte ombre che non vengono da te, stanno per ricoprirmi… Nel mio sconforto e nella mia tristezza sento la necessità di qualcosa che io stesso non riesco a chiamare per nome. È di te che ho bisogno.
(J. H. Newman, Maturità cristiana p 282‑4).
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da “Intimità divina”
Roma 1992

Dio mio, perché voi, che siete verità infallibile, avete rivelate alla chiesa le verità della fede, io credo tutto quel che la chiesa mi propone a credere (S. Alfonso).