Pregare sempre 292_14

PregareOttobre

29ª settim. TO. – Domenica – Dare a Dio quel che è fi Dio
Tu sei il Signore! Fuori di te non c’è altro  Dio (Is 45.61).

• Signore, Re, Sovrano dell’universo, tutte le cose sono sottoposte al tuo potere, e non c’è nessuno che possa opporsi a te nella tua volontà di salvarci.
Sì, tu hai fatto il cielo e la terra e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento. Tu sei il Signore di tutte le cose, e non c’è nessuno che possa resistere a te, o Signore.
(Ester 4, 17 b‑c).

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Fa’, o Signore, che nel nostro quotidiano impegno di contribuire a una serena e pacifica convivenza sociale, non dimentichiamo mai la gerarchia dei valori: di cercare anzitutto, in ogni nostra azione, la tua gloria e la tua compiacenza, facendo conoscere il tuo amore, diffondendo il tuo messaggio e offrendo la nostra collaborazione nel promuovere la pace, la giustizia e il rispetto delle legittime autorità e di ogni persona.
(d. Mariano Grosso, osb)

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• O mio Dio, fa’ che mi abbandoni con tutta la forza della volontà sostenuta dalla grazia e dall’amore, nonostante tutti i dubbi suggeriti dalle contrarie apparenze, alla tua onnipotenza, alla tua sapienza, al tuo amore infinito. Fa’ che io .creda che nulla in questo mondo sfugge alla tua Provvidenza, così nell’ordine universale come nel particolare; che nulla di grande o di piccolo accade se non previsto, voluto o permesso, diretto sempre da essa ai tuoi alti fini, che in questo mondo sono sempre fini d’amore per gli uomini. Che io creda che tu puoi permettere‑ talvolta quaggiù, per qualche tempo, il predominio dell’ateismo e dell’empietà, dolorosi oscuramenti del senso della giustizia, infrazioni del diritto, tormenti di uomini innocenti, pacifici, indifesi, senza sostegno…
Per rude che possa apparire la tua mano, o chirurgo divino, quando penetra col ferro nelle carni vive, sempre il tuo operoso amore ne è la guida e l’impulso, e soltanto il vero bene degli individui e dei popoli ti fa intervenire così dolorosamente. Fa’ che io creda infine che la fiera acutezza della prova, come il trionfo del male, non dureranno anche quaggiù che per un certo tempo e non più; che la tua ora verrà, l’ora della misericordia, l’ora della santa letizia, l’ora del cantico nuovo della liberazione, dell’esultanza e della gioia.
(PIO XII, Discorsi e radiomessaggi v 3, p 135).

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Amabilissimo mio Gesù, ti ringrazio e ti adoro con tutta la corte celeste; ti riconosco per mio Creatore e mio Dio, per mio Redentore e Salvatore. Ti eleggo per mio Re e Signore, e per tributo t'offro tutti gli affetti di questo misero cuore (S. Alfonso).
Amabilissimo mio Gesù, ti ringrazio e ti adoro con tutta la corte celeste; ti riconosco per mio Creatore e mio Dio, per mio Redentore e Salvatore. Ti eleggo per mio Re e Signore, e per tributo t’offro tutti gli affetti di questo misero cuore (S. Alfonso).