Preghiere 167

Venerdì – Mistero di unità
Per la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo (Pregh. Euc. II).

• Di che cosa dev’essere più puro colui che prende parte al tuo Sacrificio, o Signore? Di quale raggio di sole dev’essere più pura la mano che distribuisce la tua carne, la bocca che viene ricolmata di un fuoco spirituale, la lingua arrossata dal tuo sangue?…
Fa’, o Signore, che mi renda conto di quale onore sono stato onorato, a quale mensa prendo parte. Tu, che gli angeli contemplano tremando e che neppure osano guardare senza timore per lo splendore che da te emana, ti sei fatto cibo per noi; con te ci… fondiamo e così siamo fatti per te corpo uno e carne una.
« Chi narrerà le tue potenti meraviglie, o Signore, e farà udire tutte le tue lodi? ». Quale pastore nutre le pecore con la propria carne?… Vi sono tante madri che dopo aver dato alla luce i figli, li consegnano ad altre nutrici.
Tu, o Signore, non ti comporti così, ma tu stesso ci nutri con il tuo sangue e con ogni mezzo ci unisci strettamente a te…
A ciascuno dei fedeli tu ti unisci mediante i misteri; tu nutri di te coloro che hai generato, senza affidarli ad altri, e in tal modo mi persuadi ancora una volta che tu hai veramente preso la mia carne.
O Signore, che io non resti indifferente e pigro, avendo ricevuto così grande amore e onore! Con quanto desiderio i piccoli si attaccano al petto della madre e con quale slancio accostano le loro labbra al suo seno!
Fa’ che anche noi ci avviciniamo a questa mensa e a questo calice spirituale con lo stesso ardore; anzi, con desiderio e ardore ancora più grande… fa’ che attiriamo a noi la grazia dello Spirito e che unico dolore per noi sia l’essere privati di questo cibo. Non è opera di potere umano ciò che ci viene offerto.
Ma tu, che operasti il prodigio durante la Cena, anche oggi operi lo stesso miracolo…
(S. Giovanni Crisostomo, Commento Vang. S. Matteo 82, 5)

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• Come questo pane, una volta disseminato sui monti; è stato raccolto per divenire uno, così o Signore unisci la tua santa Chiesa da ogni razza, da ogni paese, da ogni città, da ogni borgo, da ogni casa, e fa’ di essa la Chiesa una, vivente, cattolica.
(S. Serapione, da Preghiere dei primi cristiani 191)

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Gesù mio dolcissimo, tu sei la mia speranza, la mia salvezza, la mia fortezza, la mia consolazione… Voglio che tu sii anche tutto il mio amore e l’unico oggetto di tutt’i miei pensieri, de’ miei desideri e degli affetti miei. La mia volontà, i miei sensi, le mie potenze siano tutte serve del tuoamore e non servano nel mondo che a darti gusto e gloria (S.Alfonso).