Preghiere 173

Giovedì – Umile di cuore
O Gesù, umile di cuore, insegnami a umiliarmi « sotto la potente mano di Dio » (1 Pt 5, 6)

• O divino Gesù, che hai dimenticato te stesso fino ad accettare di essere umiliato e disprezzato da tutti, di essere giudicato e condannato dagli uomini e di morire vergognosamente sulla croce, come posso, io che voglio essere tuo discepolo e che ho promesso di seguirti, avere una condotta così diversa e così opposta alla tua,… occuparmi soltanto di me stesso e ricercarmi in tutte le mie azioni?
Come posso essere così suscettibile, così geloso, così difficile a sopportare i piccoli difetti negli altri, quando ne sono pieno io stesso? Che mi vergogni, o mio Dio, di essere così lontano da te e di vivere in una maniera così poco conforme alla tua dottrina e ai tuoi esempi!
Concedimi, o Gesù, per intercessione della santa Vergine Maria così umile e così piccola ai suoi occhi, di non ricercarmi in nulla, di accettare tutto con umiltà e carità, di dimenticarmi, di non parlare mai di me stesso, di non occuparmi più di me, di non fare nessun conto di ciò che si potrà pensare o dire di me, di riporre in te solo tutta la mia fiducia, cercando di piacerti in tutto e non occupandomi affatto dei giudizi degli uomini, facendo tacere in me tutti questi pensieri contrari alla carità e all’umiltà cristiana.
(A. Chevrier, L’esprit et les vertus p 348)

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• O benignissimo Gesù, concedimi la tua grazia e fa’ che essa sia sempre con me, viva con me, con me perseveri fino alla fine.
Concedimi di poter sempre desiderare e volere solo ciò che a te è più gradito e più caro; la tua volontà sia la mia, la mia segua la tua e le si accordi completamente. II mio volere o non volere sia sempre uguale al tuo, Signore, in modo che io non possa desiderare o disprezzare se non ciò che tu vuoi o disprezzi.
Fa’ che io sia come morto a ogni cosa del mondo e che per amor tuo sopporti di essere ignorato o disprezzato da tutti nel mondo. Concedimi che sopra ogni cosa desiderabile, io riposi in te e che il mio cuore trovi quiete soltanto in te.
(Imitazione di Cristo III, 15, 3‑4).

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da “Intimità divina”
Roma 1992 

Gesù mio, tu sei un infinito bene, ed io ti ho disprezzato! Tu sei il mio Signore, ed io ti ho perduto il rispetto! Tu sei una bontà infinita, ed io ti ho voltate le spalle! Tu sei degno d’infinito amore e mi hai tanto amato, ed io ti ho negato il mio amore! (S.Alfonso)