Preghiere 322

17 novembre = I gemiti dell’attesa
Ascolta, Signore, la mia voce implorante; abbi pietà di me e rispondimi! (Sal 27, 7).

• O Dio, aiutami! O Dio, non mi abbandonare a questo estremo punto! 0 Dio, dammi potere, perché le mie forze
mancano. Non ne posso più: tienimi con la tua pietosa mano! O Dio, ti sei addormentato nella nave dell’anima mia e la tempesta del… mare mi sommerge… Signore Gesù, senza di te non può esservi tranquillità (Istruzioni a Giovanni da Fano 9, p 209).
O dolce Gesù, che dure parole volere che io prenda la croce!… Non sai tu quanto io sia debole a patire? Ma povera me! Se tu che sei candore d’eterna luce… sei stato posto in croce, io che sono terra e cenere starò libera da questa croce? Tu che non hai commesso peccato sei stato crocifisso per me e io ricuserò di essere crocifissa per te? Dammi, Signore, questa grandezza d’animo e gratitudine: che io desideri con tutto il cuore di patire per te, di essere crocifissa per te (Trattato della purità del cuore 5, p 230).
(
B. Camilla da Varano, Le Opere Spirituali).

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• Occhio che tutto vedi, Dio della vita, della bontà, della speranza, ascolta il clamore dei gemiti della mia anima addolorata!
Signore Gesù,… che ti sei incarnato per noi assumendo 1a nostra natura onde renderci partecipi della tua natura divina,… degnati, ‑ te ne supplico, o Compassionevole ‑di rifare a nuovo me, vaso di terra infranto e distrutto.
Ti scongiuro di voler fondere di nuovo… al fuoco della tua parola me, tua immagine deformata dal peccato… Purificami, te ne prego, o mio Benefattore!… Non rendermi, male per male a causa delle mie cattive azioni,… o tu che doni la vita a tutti per la tua volontà di salvezza.
O Re del cielo,… fa’ che io mi ancori alla speranza in te in maniera incrollabile, che mi rivesta, secondo la parola di Isaia, della forza del tuo braccio potente e della primitiva purezza, per manifestare la gloria e la soavità della tua divinità, donatrice di tutti i beni.
(S. Gregorio di Narek, Le litvre de prières p 129‑30 . 133).

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da “Intimità divina”
Roma 1992

Mi son veduto così afflitto ed abbattuto che i gemiti del mio cuore verso il cielo parevano ruggiti di leone. Signore, tu conosci tutti i miei desideri e il mio pianto ti è ben palese (S. Alfonso, salmi).