Redentoristi Mondo Africa_Francia 2013

Redentoristi di Africa in Francia
2013 –  Due Redentoristi dal Burkina-Niger.

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2013 –  
Redentoristi d’Africa in Francia
I Padri Mathias Doamba e Désiré Zanté sono stati inviati dala Viceprovincia Burkina-Niger per rafforzare la Provincia Francese (Lyon-Paris) un po’ invecchiata. Essi sono stati, accolti nella comunità Redentorista di Valence e lavorare nella diocesi.

“L’uomo vecchio si riscalda con il legno della sua giovinezza”.

65 anni fa, sei missionari Redentoristi (i Padri Jegu, Lecomte, Henri Spicht, Quillard, Goldbronn e Cournault) arrivarono nel Niger e Alto Volta, attuale Burkina-Faso. Guidati dal soffio dello Spirito, consumati dallo zelo missionario e attratti dal carisma del Padre Costante Quillard, attraversarono il Mar Mediterraneo e attraversarono il Sahara con i rischi conosciuti del tempo. Arrivarono nel cuore dell’Africa sub-sahariana, in due dei paesi poveri, Niger e Alto Volta (oggi Burkina Faso).

Questa aspirazione missionaria corrispondeva bene al carisma della Congregazione: andare verso i più poveri, cioè ai dimenticati dalla società e dalla Chiesa per evangelizzarli e lasciarsi evangelizzare da loro.
Questi pionieri hanno affrontato con coraggio strade, mare e deserto in condizioni molto difficili. Dopo di essi, altri si sono uniti nella missione. Alcuni vi hanno lasciato la vita a causa del clima, dello stato delle strade e delle precarie condizioni di sopravvivenza.

Oggi, due confratelli del Burkina-Niger fanno la strada all’inverso: i padri Bila Mathias Doamba e Désiré Zanté. Anche loro sono animati dallo zelo missionario e sono convinti di rispondere alle esigenze che la Congregazione e la Chiesa devono affrontare in un mondo che cambia. Sono stati inviati dalla Vice-Provincia per sostenere i confratelli della Provincia madre (Lyon-Paris), per rendere visibili le relazioni materne e filiali tra ‘la madre di Francia’ e ‘la figlia d’Africa’. Infatti, un proverbio Bambara dicendo: “L’uomo vecchio si riscalda con il legno della sua giovinezza”.

In precedenza è stata la Provincia a dissanguarsi per far nascere una “figlia” in Burkina-Niger, tra il dolore del parto e le molte difficoltà. Oggi la “figlia” è felice di rendersi disponibile verso la madre nella sua vecchiaia per permetterle di vedere un barlume di speranza nella penombra delle incertezze e forse di quella disperazione che la vecchiaia tacitamente insinua.
Questa è una nuova era della missione. Certamente nuova nel suo ‘colore’ e nel suo modo di essere, pur rimanendo nella continuità dello spirito alfonsiano degli anziani. Come ogni novità, avrà le sue preoccupazioni e le sue incertezze, ma rimane un’apertura al futuro e rimane soprattutto la gioia di una rigenerazione.

I Padri Mathias e Désiré sono mandati a vivere vicino ai dimenticati e abbandonati di ogni tempo e di ogni società.
Questo ritorno “all’inverso” della missione crea una doppia rivoluzione! Una prima rivoluzione, evidente ma meno importante, è quella della tecnologia. Il record della distanza e del tempo è stato battuto: invece di tre settimane di viaggio come è avvenuto una volta per i sei missionari per l’Africa, il percorso dei due Padri è durato 5 ore. La seconda rivoluzione è fondamentale. La Francia, un tempo paese-origine di missionari, oggi è terra di missione. Perché i due Padri vengono inviati in Francia? La missione affidata loro corrisponde al carisma della Congregazione: “evangelizzare i poveri e lasciarsi evangelizzare da loro”? Ci sono poveri in Francia ai quali possono farsi prossimi? Saranno essi una presenza della Chiesa presso i “credenti non praticanti” in una società secolarizzata con istituzioni laiche? In questo contesto saranno in grado di affrontare le sfide del sessennio: “predicare il Vangelo in maniera sempre nuova”?

I Padri Mathias e Désiré vivono in comunità, ma fanno esperienza di una vita pastorale diversa.
Padre Mathias è integrato nell’equipe pastorale della comunità parrocchiale di St. Paul du Rhône a sud di Valence. È una pastorale semi-rurale con realtà e situazioni del mondo dei contadini, agricoltori e piccole imprese C’è una buona parte che lavora in città ma che risiede qui in estate o nei fine settimana.
Padre Désiré è inserito in una unità pastorale formata da due parrocchie della città di Valence (Saint Emilien e Notre Dame des Peuples) ed è stato incaricato dal vescovo ad accompagnare il servizio diocesano per la pastorale dei migranti.
La città e le sue realtà: l’anonimato, la ghettizzazione dei suoi abitanti che favorisce la divisione tra ricchi poveri, gli stranieri autoctoni, e molte altre difficoltà tra cui la paura dell’altro specialmente se straniero, il fondamentalismo e l’integralismo e il fascino del lusso del denaro.

I due missionari hanno abbastanza carne sul fuoco. Sapranno essere porta-bandiera di questa prima esperienza? Sapranno seguire le orme degli anziani senza fare opera di restaurazione? Sapranno creare il “nuovo” nel contesto di oggi senza dimenticare lo specifico Redentorista? Vedremo…
P. Désiré Zanté
(Traduzione dal francese: P. Salvatore Brugnano)
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Burkina Faso (Africa) – Redentoristi in loco: Padre Pierre Prévot, francese; P. Nicolas Ayouba vice-proviciale e Redentoristi in Francia: P. Désiré Zanté e P.Mathias Doamba insieme al P. George Darlix.