Redentoristi Mondo Niger 2013

Redentoristi del Niger
2013 – Vivere l’Anno della Fede.

______________


Redentoristi del Niger
2013Vivere l‘Anno della Fede
di
P. Ouedraogo Justin C.Ss.R.

La Chiesa Cattolica in Niger corrisponde all’immagine di un piccolo gregge (Lc 12,32). Nel Paese i cristiani non superano l’1 %, e le comunità cristiane, di ridotte dimensioni, sono costituite da membri di origine straniera, provenienti soprattutto da Benin , Togo e Burkina Faso.

Pur essendo la Chiesa così modesta e quasi persa nella grande massa musulmana, essa rimane visibile e vive la sua fede nella speranza. In Niger noi viviamo l’anno della fede uniti alla Chiesa Universale. Viviamo quest’anno con dinamismo, convinti che la fede è un tesoro che bisogna saper conservare, un’eredità che bisogna saper trasmettere a chi viene dopo di noi, ma essa è anche e soprattutto una forza di vita e una ricchezza sulla quale fare affidamento per irrorare la nostra riflessione e azione.

La Chiesa Cattolica in Niger è segnata, al la pari di tutti i paesi africani, dalle conclusioni del Sinodo dei Vescovi africani, che papa Benedetto XVI ci ha donato giusto un anno prima che si aprisse l’anno della fede (mi riferisco all’esortazione post-sinodale del 19 Novembre 2011 ‘Africae Munus).

A livello regionale, il Niger appare minacciato da due fuochi: Al-Qaida nel Mali e la setta sanguinaria Booko Haram in Nigeria. A livello nazionale, la Chiesa Cattolica ha appena sperimentato un atto di vandalismo e profanazione a danno della chiesa parrocchiale di Zinder nel Settembre 2012, in seguito al film statunitense provocatorio Linnocenza dei musulmani, che insultava il profeta Maometto.

Fin dallo scorso ottobre, l’intera Chiesa Cattolica del Niger vive l’anno della fede con gioia, e ne prende spunto per sviluppare la sua fede e fiducia in Dio, certa che quest’anno apporterà frutti benefici nello Spirito.
Tutto è vissuto in uno slancio di rivitalizzazione spirituale. Il Credo niceno-costantinopolitano è quello esclusivo per quest’anno. Promuoviamo momenti formativi nelle parrocchie. Per esempio, ad Agadez, in avvento e in quaresima, ci raduniamo tutte le domeniche sera per riflettere sul Credo, articolo per articolo. Il catechismo della Chiesa Cattolica ci aiuta molto.
I fedeli laici mostrano interesse partecipando attivamente a queste scuole di fede: una sorta di Cappelle Serotine, anche se non così sviluppate e strutturate come fu grazie all’opera di sant’Alfonso.

In realtà, l’obiettivo è permettere ai cristiani di sviluppare il loro legame di intimità col Cristo. Pertanto, bisogna parlargli di Cristo! Bisogna mostrargli il Cristo, poiché è da una conoscenza personale e intima con Lui che tutto parte. Un’amicizia nutrita dai sacramenti libera dalla paura e dalla tentazione di andare a consultare lo stregone.

In questo paese, la Chiesa è piccola ma tante volte è riconosciuta come punto di riferimento in molti settori, soprattutto in quello dei servizi, peraltro ben gestiti (dispensari, scuole … ), così come nel campo della carità e del lavoro umanitario.
l cristiani sono davvero sollecitati a rendere conto della speranza che li anima (1 Pt 3, 15). Spetta a loro vivere e testimoniare il Cristo in un contesto musulmano che non ha certo la loro stessa maniera di guardare a Dio.
Perciò è importante conoscere Colui nel quale credono, per essere fermi nel loro Credo: in un ambiente spesso ostile al cristianesimo.

Da “In cammino con San Gerardo, maggio 2013, pp. 34-35.

Niger 2013 – I Missionari Redentoristi continuano ad essere una presenza di riferimento per la povera gente, che oltre a fare i conti con una impressionante povertà quotidiana, debbono guardarsi dalle brutali violenze che da qualche tempo sono anch’esse diventate quotidiane.