S. Alfonso. 1770. Templi di carne e di pietra

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176. S. Alfonso. 1770. Templi di carne e di pietra.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

176. S. Alfonso. 1770. Templi di carne e di pietra.

♦ 1770 – Ormai ad Alfonso mancavano le forze. Non potendo, come per l’innanzi, dare ai Preti e Regolari gli otto giorni di Esercizi, li radunava nell’Episcopio almeno per tre giorni e ricordava loro i doveri del proprio stato. Corresse, ammonì e castigò i meno costumati, ma pertinaci nella scostumatezza; dava riparo a tutto e ispirava zelo in tutte le sue azioni.

♦ E ancora di più. Insieme ai templi animati [le persone], erano a cuore ad Alfonso, anche in questo stato, i templi materiali. Decoro e proprietà egli ricercava per la casa di Dio.

♦ Avendo veduto malconcia e non capiente per il popolo la chiesa Parrocchiale di Bucciano, più volte Alfonso suggerì a quel Parroco di allargarla. Ma rincrescendo al sacerdote un tale impiccio e spesa, non trovava la via di eseguirlo. Vedendo l’indolenza e considerando il non potersi celebrare Messa senza irriverenza e tumulto, nella visita del 1773. ordinò che entro un mese si fosse effettuata la compra di un territorio adiacente e si dilatasse la chiesa parrocchiale.

♦ Così, insieme ad altre, si vide questa chiesa dilatata e rimessa nella forma che oggi si vede.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 44)  Leggi tutto nell’originale.

Alfonso spirava zelo in tutte le sue azioni: sia ai templi animati [le persone] con il richiamarle al loro dovere e sia ai templi materiali, esigendo decoro e proprietà per la casa di Dio.