S. Alfonso. Azione preventiva da Vescovo

GiubileoAlfo2

180. S. Alfonso. Azione preventiva da Vescovo.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

180. S. Alfonso. Azione preventiva da Vescovo.

♦ Altro attacco si apparecchiava per Alfonso in Arienzo, per opera dell’Inferno, o sia dell’anzidetto Notaro.
Volendolo detronizzato in quella Chiesa, il Notaro era per chiedere al Re, con enorme disturbo dell’Ecclesiastica Disciplina, che i Canonici e i Mansionari fossero eletti non dal Vescovo in quella Collegiata, ma dal Popolo, tenendosi pubblico parlamento.

♦ Monsignore subodorando le mosse, e prevenendo il Sovrano, rappresentò ciò che si meditava; e che, oltre lo scandalo che stimava inevitabile, prescegliendo per la Chiesa, tra il tumulto del Popolo, soggetti meno degni e forse indegni, in ogni elezione mancar non potevano mille peccati di odio tra i partiti e mille risse.
Tanto rappresentò, e concluse:

“Questi soli inconvenienti ed il timore specialmente di tanti peccati, che sarebbero per succedere, mi spingono a far tutto presente alla Maestà Vostra. Non stimando così, supplico voler ordinar le cose in modo che si evitino tali e tanti inconvenienti”.

♦ Saputasi questa prevenzione; e sapendosi il gran credito che Monsignore aveva presso del Re, disanimato il Notaro e gli altri cervelli torbidi, si diedero indietro, né più si parlò di venirsi a tal patto.
Rubricati restarono per sì fatti attentati, con carbon nero, presso del Vicario, e gli altri familiari, ma non presso Monsignore, il Notaro e i fratelli.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 46)  Leggi tutto nell’originale.

Azione preventiva di Alfonso presso il Re: “Questi inconvenienti ed il timore specialmente di tanti peccati, che sarebbero per succedere, mi spingono a far tutto presente alla Maestà Vostra, supplicando voler ordinar le cose in modo che si evitino tali e tanti inconvenienti”.