S. Alfonso. Fiori, felici voi

GiubileoAlfo1

264. S. Alfonso. Fiori, felici voi

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

264. S. Alfonso. Fiori, felici voi
(a Gesù Sacramentato chiuso nel tabernacolo)

  1. Fiori felici voi, che notte e giorno
    vicini al mio Gèsù sempre ne state;
    né vi partite mai, finchè d’intorno
    tutta la vita al fin non vi lasciate,
    Oh potess’iò far sempre il mio soggiorno
    in questo luogo bel dove posate!
    Ahi qual sorte saria la mia, qual vanto,
    finir la vita alla mia Vita accanto!
  2. Faci beate voi, che così ardete
    in onore del vostro e mio Signore;
    vorrei mirare un dì, come voi siete
    tutto luce ed ardor fatto il mio core;
    e insiem con voi, che tutte vi struggete,
    struggetmi anch’io vorrei di Santo Amore.
    Quanto v’invidio, oh Dio, quant’io saria
    lieto in mutar con voi la sorte mia!
  3. Sacro Vasello, tu più fortunato,
    in te nascondi e chiudi il mio Diletto..
    chi più nobil di te, chi più beato,
    che giungi a dare al tuo Signor ricetto!
    O se l’officio tuo fosse già dato
    per un sol giorno al mio povero petto,
    tutto fuoco ed amor sarebbe il core
    fatto casa del fuoco e dell’Amore.
  4. Ahi che fiori! che faci! Ahi che vasello !
    Quanto di voi felice più son io,
    quando l’Amato mio sen vien da Agnello,
    pien d’affetto e pietà nel petto mio:
    ed io misero verme accoglio in quello
    picciolo Pan tutto il mio Bene e Dio.
    Ahimé perché non ardo allor, non moro,
    che tutto mio si rende il mio Tesoro!
  5. Anima vanne, e alla tua Luce amata
    qual farfalla d’intorno ognor t’aggira,
    vanne di Fede e Amor tutt’infiammata,
    e a vista del Diletto ardi e sospira.
    E quando giunge poi l’ora bramata,
    che a te si dà Quello che ‘l Cielo ammira,
    strìngilo teco, e con divoto ardore
    digli ch’ altro non vuoi, che Amore, Amore!

(S.Alfonso, Le canzoncine spirituali, A Gesù nel visitarlo sugli Altari).
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Quanto sono felice, quando l’Amato mio se ne viene come Agnello, pieno d’affetto e di pietà nel petto mio: ed io misero verme accolgo in quel pezzo di pane tutto il mio Bene e Dio.