S. Alfonso. Gli infermi ecclesiastici

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277. S. Alfonso. Gli infermi ecclesiastici.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

277. S. Alfonso. Gli infermi ecclesiastici.

♦ Se per tutti i malati Alfonso si vedeva sollecito, maggiormente si affannava sentendo grave qualche Ecclesiastico, specialmente se verde nell’età e trascurato.
Egli diceva: “Per questi tali ci vuole una speciale grazia di Dio per compungerli e renderli uniformati”.
E se per ogni altro correva e non curava le sue occupazioni, quando vedeva qualche Prete in braccio alla morte, non trovava pace, fino a quando, visitandolo replicatamente, non lo vedeva compunto e rassegnato.
Non mancava Dio, anche in queste visite, autenticare con prodigi e con frequenti presagi la santità di Alfonso.

  • Era infermo D. Giovanni Maria Puoti, fratello di Monsignor Puoti Arcivescovo di Amalfi. Alfonso andò a visitarlo; ma prima che entrato fosse dall’infermo, la di lui moglie, D. Anna, gli disse tutta lieta che D. Giuseppe Vairo e D. Francesco Dolce, medici primari venuti da Napoli, avevano assicurato l’infermo di vederlo sano in breve tempo.
    Rispose Monsignore: “Dio lo volesse…. Compiango voi, la povera madre ed i fratelli, che tanto si amano… So che Monsignore non avrà cuore dir la Messa nella sua stanza e di comunicarlo, ma io dò licenza a D. Antonino che la dica. (Era questi il Secretario)”.
    Tutti, vedendo l’infermo in buono stato, si burlarono dell’annuncio di morte. L’evento però non fu così. Il giorno susseguente, il male mutò aspetto, e, fuori della comune aspettativa. D. Giovanni Maria fu all’altro mondo.
  • La moglie di D. Lelio Romano, chiamata D. Ortensia, stava inferma e Monsignore fu a visitarla. I domestici gli si fecero incontro, pregandolo di volerla raccomandare a Dio, perché non era grave il male. Alfonso, vedendo l’insistenza, disse: “È morta”. Pregato dal medesimo D. Lelio per la salute della moglie, egli, animandolo ad uniformarsi al volere di Dio, soggiunse di nuovo: “È morta!” E morta si vide contro l’aspettativa dei medici a capo di due giorni.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 67)  Leggi tutto nell’originale.

Per tutti i malati Alfonso si vedeva sollecito e Dio non mancava, durante le visite che faceva, di autenticare la santità di Alfonso con frequenti prodigi e presagi.