S. Alfonso. In imbarazzo per aiutare i parroci

GiubileoAlfo2

210. S. Alfonso. In imbarazzo per aiutare i parroci.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

210. S. Alfonso. In imbarazzo per aiutare i parroci.

♦ In altro più grave imbarazzo si ritrovò Alfonso per un altra sua opera. Per comodo dei Parroci aveva approntato in stile apostolico il suo Domenicale [raccolta di sermoni].

  • Quest’Opera venne applaudita dal ceto Ecclesiastico e Monsignor Cervone, in quel tempo Regio Revisore, non avendo riguardo della modestia di Alfonso, magnificò enfaticamente questo libro alla Maestà del Sovrano.
  • Ma per quest’opera ricevette Alfonso amarezza non indifferente. Una persona, nemica di Dio, riferì alla Real Segreteria che nelle Prediche vi era cosa che poteva dispiacere al Sovrano. Quasi per un anno fu impedito che si pubblicasse l’opera.
  • Si affliggeva Alfonso nello stato in cui si vedeva di non potersi portare in Napoli. Lo tolse d’impaccio così il medesimo Monsignor Cervone che raccontò: “Io fui chiamato dal Marchese Di Marco; e domandandomi se in tale opera avessi ritrovato cosa che non reggesse, avendoli aperto i miei sentimenti coerenti alla verità ed al merito dello Scrittore, mi comandò che avessi posto in carta, quanto a voce gli rappresentai”.

♦ Così si rese vano l’inganno. L’Opera uscì fuori con compiacimento del Marchese e con gloria di Alfonso, e produsse per ogni dove quel bene, che da esso si desiderava.

In quest’Opera seguono, come appendici, varie Lettere. La prima è indirizzata ad un Religioso, ove tratta del modo di predicare con semplicità apostolica, evitando ed esecrando lo stile alto e fiorito. La seconda è diretta ad un Vescovo novello. In questa lo fa carico del grande utile spirituale che recano al popolo le sante Missioni; e la terza la indirizza ad un Giovane studioso, che sta per deliberare sopra l’elezione del proprio stato: mette in vista il gran profitto che si ricava con gi ‘Esercizi spirituali fatti in solitudine, e con volontà di approfittarsene..

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 52)  Leggi tutto nell’originale.

In grave imbarazzo si ritrovò Alfonso per il suo Domenicale [raccolta di sermoni], scritto per comodo dei Parroci in stile semplice ed apostolico. Una persona riferì al re che nelle Prediche vi era qualcosa che gli poteva dispiacere: ma non risultò vero.