S. Alfonso. Ingresso delle monache redentoriste in S. Agata

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73. S. Alfonso. Ingresso delle monache redentoriste in S. Agata. 

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

73. S. Alfonso. Ingresso delle monache redentoriste in S. Agata.

  •  Avendosi prefisso tre Religiose di Scala per fondatrici, Alfonso ottenne dal Papa, nel mese di Luglio 1765 la Clausura e il passaggio delle medesime: così dal Re un pieno consenso per tutto il dippiù, che necessitava… In tale credito era Alfonso Liguori in Napoli, ed in Roma che conseguiva quanto voleva.
  •  Alfonso scriveva, sollecitando:  “Spero che per mezzo di quest’Opera, abbia a sistemarsi questa benedetta Città di S. Agata. L’erezione di questo Monastero se non si fa in vita mia, non si farà più: si farà il Monastero, ma riuscirà un fondaco di donne chiuse. Se riesce il Monastero, con la Regola del Santissimo Redentore, sarà la gioia non solo di questa Diocesi, ma di tutta questa Provincia per il buono odore che daranno queste Religiose; e le vostre figlie staranno più contente in questo Monastero, che non stanno contente con tutti i duecento e trecento ducati di vitalizio, che tengono le Monache di S. Chiara, di Donnaregina in Napoli”.
  •  Pietra fondamentale prescelta per sostegno di questa grande opera, fu Suor Maria Rafaele della Carità. Troppo nota è la santità di questa Religiosa. Con essa vi furono le sorelle Suor Maria Felice dei Santi Chiodi, e Suor Maria Celestina del Divino Amore, con una Conversa, che fu Suor Maria Giuseppa di Gesù-Maria, tutte e quattro Religiose di virtù segnalata.
  • Era Alfonso così pieno di gioia per l’arrivo di queste Religiose in S. Agata, che insinuò al Popolo si appararare le strade con archi di ramerino, mortelle, ed altro; e per render glorioso l’ingresso, volle si apparasse con fasto anche la porta della Città. Tre spari di mortai, ma superbi, fece allestire: il primo avanti la porta, il secondo di fianco alla Cattedrale, ove dovevano arrivare, ed il terzo avanti al nuovo Monastero.
  • Sortì l’arrivo verso le ore 21 del giorno di Domenica 29 giugno 1766.
    Oltre un immenso Popolo, furono incontrate da tutte le Gentildonne. Alfonso pontificalmente vestito, assistito dal Capitolo e da tutto il Clero, le ricevette alla porta della Cattedrale. Un solenne sparo col suono di tutte le campane fece eco all’applauso comune. Visitato il Venerabile [SS. Sacramento], le Monache si avviarono processionalmente al nuovo Monastero. Nella nuova Chiesa, esposto il Venerabile, vi si cantò solennemente il Te Deum, con introdursi le Fondatrici nel Monastero tra lo sparo dei mortai, e l’evviva di tutto il Popolo.
  • Fino al Mercoledì ebbero campo le Gentildonne di visitarle e godere di loro conversazione; ma il mercoledì, giorno dedicato alla Visitazione di Maria Santissima, fu chiuso il sacro luogo con le solite solennità, e posta la Clausura.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 24)  Leggi tutto nell’originale.

Se riesce il Monastero, con la Regola del Santissimo Redentore, sarà la gioia non solo di questa Diocesi, ma di tutta questa Provincia per il buono odore che daranno queste Religiose.