Settembre 18 Mortificazione

18 settembre
La seconda regola è che la persona procuri di resistere alle passioni ed abbatterle prima che prendano forza; altrimenti se alcuna di esse si invigorisce col mal abito, appresso molto difficile sarà il superarla.

(S. Alfonso in La Monaca Santa, Marietti 1929, Cap. VIII, 1 n. 11).

  • Il Padre Vincenzo Striano, assegnato da S. Alfonso come lettore di Teologia Morale, si compiacque tanto del suo imgegno, che a poco a poco si disgustò della pietà. Le osservazioni che gli erano fatte lo irritavano invece di correggerlo; giunse perfino a combattere le dottrine morali di S. Alfonso. Dopo aver cercato di farlo rientrare in se stesso, il Santo Fondatoree lo dispensò dal suo ufficio. Troppo pieno di sé per sopportare questa umiliazione rifiutò di obbedire a questa disposizione. E S. Alfonso lo licenziò dalla Congregazione dicendogli: «Figlio mio, voi persistete nella vostra ostinazione, ma farete cattiva fine».

Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987

S. Alfonso e i giovani redentoristi. - Particolare preso con teleobiettivo) della tela che sta nella chiesa, ormai chiusa, di S. Alfonso a Sciacca-AG (foto Vetrano, elabor. S. Brugnano).

 

Dal Calendario storico C.Ss.R.

  • 18 settembre 1745 = Muore a Deliceto il primo Fratello coadiutore, Vito Curzio. Era nativo di Napoli, grande amico di Padre Sportelli, ma anche amico di risse e controversie. La sua conversione, da quando entrò nell’Istituto, è stata radicale: si distinse per la sua umiltà e per il desiderio di servire sempre gli altri. Morì all’età di 39 anni.
Foto antica della Casa della Consolazione in Deliceto (Iliceto, al tempo di S. Alfonso). In questa Casa, fondata nel 1744, si formarono generazioni di missionari redentoristi fino alla sua soppressione avvenuta l'11 luglio 1866 (Foto Raccolta Marrazzo).

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