Settembre 9 Mortificazione

9 settembre
Quasi tutte le passioni che fan guerra al nostro Spirito, hanno origine dagli occhi non ben custoditi, poiché dal vedere si muovono in noi per lo più le passioni e gli affetti disordinati. (S. Alfonso in La Monaca Santa, Ed. Marietti 1929, Cap. VIII, 1, n. 1).

    • Trovandosi la missione a Troia si pensò di andare a Foggia per venerare la taumaturga immagine della Madonna dei Sette Veli, nella speranza che la Vergine si fosse loro rivelata. La Vergine non deluse la loro aspettativa. Si rivelò però non a tutti. Il Venerabile Domenico Blasucci che si trovava con i missionari non vide nulla. Prima di lasciare Troia, i Padri volevano ammirare una statua della Vergine Addolorata di eccellente struttura. Ma non si sa per quale incidente, non riuscì loro. Erano ancora desiderosi di venerare un Crocifisso prodigioso. Ma il superiore credè di non dover permettere. Rimaneva a vedere un’artistica statua di S. Agostino [ma forse si trattava di un quadro] e questo poterono essi fare. Durante il ritorno il servo di Dio venne interrogato sulle impressioni circa la statua di S. Agostino. Domenico semplicemente rispose: “Non l’ho veduta”.  – Alle meraviglie dei Padri ripigliò scherzosamente: «La Madonna dei Sette Veli non l’ho veduta per gusto suo; l’Addolorata non l’ho veduta per gusto di altri; il Crocifisso per ubbidienza del superiore e S. Agostino per gusto mio».
    • Un giorno il Venerabile Domenico Blasucci si recò con gli altri novizi a visitare oltre Nocera i ruderi di un antico tempio pagano. Tutti osservavano quelle fabbriche di struttura primitiva e quegli avanzi antichi… Egli solo o restavasene indietro, o si poneva a leggere il De Kempis. Un confratello premuroso di farlo sollevare lo spronava ad osservare or l’una o l’altra cosa. Al che il servo di Dio rispose: «Fratello mio, queste cose non saziano, più si vedono e più si desiderano. Solo Dio sazia».

Visita il sito del Venerabile Domenico Blasucci

  • Il segreto dell’illibatezza del cuore di S. Alfonso nel secolo era la sua radicale abitudine di pietà e le precauzioni che prendeva per preservarsi dal fascino del mondo. Possiamo giudicarne dal modo col quale andava a teatro. Appena si alzava il sipario, quando tutti gli spettatori appuntano i cannocchiali sulla scena, Alfonso, che pure era miope, toglieva le sue lenti, e così attori, attrici ed apparato scenico tutto sfuggiva interamente al suo sguardo.

Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987

Mons. Emilio Cavalieri, vescovo di Troia. Era zio di S. Alfonso, in quanto fratello della mamma Donna Anna Cavalieri (Tela nell'episcopio di Troia).
Troia (FG) – Il celebre Crocifisso nella chiesa cattedrale che ancora oggi attira devoti e visitatori (Riproduzione di una cartolina).

Dal Calendario storico C.Ss.R.

  • 9 settembre 1946 = I redentoristi di Puerto Rico fanno le prime fondazioni nella Repubblica Dominicana. In questa data avviene la fondazione di San Juan de la Maguana e, due mesi dopo, quella di Las Matas de Farfan.
Nell'area dei Caraibi vi è una quantità di piccole isole e non manca la presenza redentorista.

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