Un lamento?

00SPaoloPrega

56. Un lamento?
I tuoi amici più stretti soffrono rifiuti e persecuzioni.

Quando apro le labbra
per lamentarmi, Signore,
aiutami a ricordare
come se la sono passata
i tuoi amici più stretti:
con molte più pesanti fatiche,
con tanti più mandati d’arresto,
e botte senza numero.
e la morte vista spesso in faccia.
Hanno fatto naufragio
e son rimasti in balìa delle onde.
Sono stati, nei viaggi frequenti,
in pericolo per i fiumi,
in pericolo per i banditi,
in pericolo a causa
degli stessi concittadini
e degli stranieri.

Con il tuo aiuto,
essi non si sono tirati indietro
davanti ai rischi della città,
del deserto,
del mare, del cielo
davanti ai pericoli
a causa di falsi fratelli.
Sono vissuti in situazioni dure,
di stress,
senza poter chiudere occhio,
senza mangiare,
senza bere regolarmente,
nudi ed esposti al freddo.
Sono stati questi, Signore,
i tuoi amici speciali.
Perché, allora, io sono così riluttante
nel condividere il peso della tua croce?

(Seconda Lettera ai Corinzi, cap. 11,23-27)

Anch’io vorrei rivolgere il gioioso lamento di Teresa d’Avila: «Se questa è la tua maniera di trattare gli amici, Signore, nessuna meraviglia che ne hai così pochi!». Ma credo che tu eri sempre con loro. Perché allora io continuo ad essere così riluttante nel condividere il peso della tua croce?

________________________

Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
_________________________

x056