Vangelo e riflessione 26a Domenica Tempo Ord_ 2017

 L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della  Domenica XXVI del Tempo Ordinario Anno A:  “Poi, pentitosi andò”.
            • 2. Koinonia-Sulla Tua Parola = Mt 21,28-32  Videoriflessione di padre Giuseppe De Nardi – Gloria.Tv.
            • 3. Video – San Vincenzo De’ Paoli  – da Gloria.Tv
            • 4a. Video -Toccata e fuga in Re min. di Bach –  da YouTube.
            • 4b. Video – Laudato sii mi Signore  – da Gloria.Tv
            • 5. Video – Calabria: Il Beato Angelo d’Acri sarà canonizzato  – da Gloria.Tv
            • 6. Una celebrazione con i Redentoristi del  Brasile – da YouTube
            • 6. Dalle Opere di S. Alfonso – L’ubbidienza al confessore o direttore spirituale. 

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica – Mt 21,28-32.
“Poi, pentitosi andò”.

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?».
Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

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2. Koinonia  – Sulla Tua Parola = Mt 21,28-32: Poi, pentitosi andò. – con padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade (7,03) – Gloria.TV.

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3. Video – San Vincenzo De’ Paoli di nazarenolanciotti TV2000 (dur. 26,17) –  da Gloria.Tv

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4a. Toccata e fuga in Re minore di Bach (Karl Richter all’organo) – dur. 9,309   – da YouTube.

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4b. Frisina – Laudato sii mi Signore di nazarenolanciotti (dur. 06:06) –  da Gloria.Tv.

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5. Calabria – Il Beato Angelo d’Acri sarà canonizzato il 15 ottobre 2017 di padrepasquale (dur. 22:00) –  da Gloria.Tv.

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6. Una celebrazione con i Redentoristi del  Brasile (2,43)  – da YouTube

6. Dalle Opere di S. Alfonso – L’ubbidienza al confessore o direttore spirituale.

Abbiate maggior fede nell’ubbidienza al vostro direttore. Insegnava s. Filippo Neri: «Che chi ubbidisce al
confessore si assicura di non render conto a Dio delle azioni che fa». Diceva inoltre il Santo che al confessore si avesse fede, perché Dio non lo lascerebbe errare; e che non vi è cosa più sicura che tagli i lacci del demonio, quanto l’ubbidire al volere del padre spirituale nelle cose di Dio; e che all’incontro non vi è cosa più pericolosa che volersi reggere di proprio parere.
S. Francesco di Sales, parlando dell’ubbidienza al direttore, afferma: «Questo è l’avvertimento degli avvertimenti; per quanto voi cerchiate, dice il devoto Avila, non troverete mai così sicuramente la volontà di Dio, quanto per il cammino di questa umile ubbidienza tanto raccomandata e praticata da tutti gli antichi devoti».
Lo stesso scrisse S. Teresa, dicendo: «L’anima pigli il confessore con determinazione, in modo da non pensare più alla causa propria, ma fidarsi nelle parole del Signore: “Chi ascolta voi, ascolta me”. Dio stima questa sottomissione tanto, che ancorché con mille battaglie, parendoci sproposito quel che si giudica, con pena o senza pena lo facciamo, allora adempiamo la divina volontà».
Dice poi S. Giovanni della Croce, parlando in nome di Gesù Cristo: «Essendo tu infedele ai confessori, lo sei a me che ho detto: “Chi disprezza voi, disprezza me stesso”». E poi aggiunge queste parole: «Il non appagarsi di ciò che dice il confessore, è superbia ed è mancamento di fede».
S. Francesco di Sales soggiungeva questa utilissima massima: «Non si è perduto mai un vero ubbidiente».

S. Alfonso, Consigli di sollievo e confidenza per un’anima desolata
Leggi tutto.

Nelle mani dell’uomo c’è la vita e la morte a secondo di come sceglie. Scegliendo la vita, rispondiamo alla chiamata di compiere la volontà di Dio, nella consapevolezza che tutti abbiamo uguale bisogno della sua grazia. Soprattutto nei cammini di riconciliazione, come quello tra luterani e cattolici avviato con la Dichiarazione congiunta che papa Francesco e il vescovo Munib Younan, presidente della Federazione luterana mondiale (Flm) hanno firmato il 31 ottobre 2016 a Lund in Svezia.