Vangelo e riflessione 2a Domenica di Pasqua_A17

L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della 2a Domenica di Pasqua A: “Otto giorni dopo venne Gesù”.
            • 2. Videoriflessione di P. Giuseppe De Nardi – da Gloria.TV.
            • 3. Video – Victimae pascali laudes. – da Gloria.TV.
            • 4a. Emmaus: lo hanno riconosciuto nello spezzare il pane – da Gloria.TV.
            • 4b. Video – La resurrezione di Cristo – da Gloria.TV.
            • 5. Inno alla Divina Misericordia  – YouTube.
            • 6. CSSR – Pagani – Processione Madonna delle Galline 2016 – da YouTube.
            • 7. Un insegnamento di S. Alfonso – O beata solitudine! O sola beatitudine!

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica –  (Gv 20,19-31).
“Otto giorni dopo venne Gesù”.

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

2. Video-riflessione di P. Giuseppe De Nardi, Terra Santa – di  Koinonia (dur. 6,22) – da Gloria.Tv.

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3. Video Canto – Victimae pascali laudes. (dur. 2,27) – da Gloria.TV.

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4a. Video: – Emmaus: Lo hanno riconosciuto nello spezzare il pane – di Franciscan Multimedia Center  (dur. 2,48) – da Gloria.TV. 

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4b. Video: – La resurrezione di Cristo di nazarenolanciotti (dur.  23:59) – da Gloria.TV.

 

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5. Video: Inno alla Divina Misericordia  di SantafamigliaTV (dur.6,48) – YouTube.

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6. CSsR – Pagani, aprile 2016: Processione Madonna delle Galline – Lo scambio dei doni tra S.Alfonso e la Madonna – di Telenuova Plus (dur.12,24) – da YouTube

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7. Un insegnamento di S. Alfonso –  O beata solitudine! O sola beatitudine!

Chi è abituato alle conversazioni galanti, ai pranzi, al gioco, è convinto che nella solitudine c’è un tedio insopportabile. E, in qualche modo, è vero; perché chi ha la coscienza “disturbata” ed è impegnato negli affari mondani non pensa ai doveri dell’anima… E quindi appena resta “disoccupato”, nella solitudine, non cercando Dio, ecco che subito gli si affacciano i rimorsi della coscienza e, in tale situazione, non trova quiete, ma tedio e sofferenza. Una persona, invece, in cerca di Dio, proprio nella solitudine trova gioia e felicità.
Il cardinale s. Roberto Bellarmino (1542-1621), in tempo di vacanza, mentre gli altri cardinali andavano a “distendersi” nelle loro ville, lui raggiungeva una casa solitaria e vi si tratteneva per un mese in esercizi spirituali. E diceva che quella era la sua “villeggiatura”, dove il suo spirito si “deliziava”, più che gli altri in tutti i loro “spassi”.
Anche s. Carlo Borromeo (1538-1584) due volte l’anno faceva i suoi esercizi spirituali e qui trovava il suo “paradiso” in terra.
(P. Alfonso Amarante, in “Verità scomode”).

Oggi è la Domenica della Divina Misericordia, istituita da san Giovanni Paolo II (1920-2005), che si è ispirato alla spiritualità di Suor Maria Faustina Kovalska (1905-1938). Celebrata e invocata in ogni forma nel corso del Giubileo straordinario, la Divina Misericordia, continua ancora a guidare l’umanità, perché essa possa vivere intensamente la solidarietà il perdono e la riconciliazione tra tutti i popoli.