Vangelo e riflessione 33a Domenica Tempo Ord_ 2017

L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della  33a Domenica  del Tempo Ordinario Anno A:  “Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.”.
            • 2. Koinonia-Sulla Tua Parola = Videoriflessione 
            • 3. Video – Le mani sull’Africa.
            • 4a. Video – “Giovanni Paolo I”,  il Papa del sorriso.
            • 4b. Video-Canto: Litanie dei Santi.
            • 5. Video – Genitori e figli: come affrontare gli inevitabili capricci.
            • 6. Pagani: S. Alfonso, come presentare l’umanità di Dio
            • 7. Dalle Opere di S. Alfonso – I talenti che Dio ci dà.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica – Mt 25,14-30.
“Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.”.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

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2. Koinonia  – Sulla Tua Parola = Mt 25,14-30: Prendi parte alla gioia del tuo padrone – con padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade (8,36) – Gloria.TV.

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3.  Le mani sull’Africa- intervista a Padre Giulio Albanese di gioiafelice (dur. 4,57) – da Gloria.TV

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4a.  Video – “Giovanni Paolo I”,  il Papa del sorriso di parangutirimicuaro (dur. 25:09) – da Gloria.TV.

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4b.  Video-Canto: Litanie dei Santi di I Maddalen’s Brothers  (dur 04:19) – da Gloria.TV.

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5. Video:  Genitori e figli: come affrontare gli inevitabili capricci  di nazarenolanciotti (dur. 19:30) – da Gloria.TV.

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6. Pagani: S. Alfonso, come presentare l’umanità di Dio di Telenuova Plus (dur. 3,27) – da YouTube.

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7. Dalle Opere di S. Alfonso – I talenti che Dio ci dà.

Ringraziamo Dio per i talenti che ci dà e amiamolo nella sua Volontà.
Tutta la nostra perfezione consiste nell’amare il nostro amabilissimo Dio; e tutta la perfezione dell’amore a Dio consiste nell’unire la nostra alla sua santissima volontà. Quanto più alcuno sarà unito alla divina volontà, tanto sarà maggiore il suo amore (…)
Se abbiamo qualche difetto naturale, d’anima o di corpo, mala memoria, ingegno tardo, poca abilità, membro storpio, salute debole, non ce ne lamentiamo. Che merito avevamo noi, e qual’obbligo avea Dio di darci una mente più sublime, un corpo miglior fatto? non poteva egli crearci bruti? non lasciarci nel nostro niente?
Chi mai riceve qualche dono e va cercando patti? Ringraziamolo dunque di ciò che per sua mera bontà ci ha donato, e contentiamoci del come ci ha fatti.
Chi sa se avendo noi maggior talento, sanità più forte, viso più grazioso, ci avevamo a perdere? A quanti il lor talento e scienza è stata occasione di perdersi coll’invanirsene e dispregiare gli altri: nel quale pericolo sono più facilmente coloro che avanzano gli altri nelle scienze e ne’ talenti? A quanti altri la bellezza o la fortezza del corpo è stata occasione di precipitare in mille scelleraggini? Ed all’incontro quanti altri per esser poveri o infermi o deformi di fattezze, si sono fatti santi e salvati, che se fossero stati ricchi, sani o belli d’aspetto
si sarebbon dannati? E così contentiamoci di quel che Dio ci ha dato; non è necessaria la bellezza, non la sanità, non l’ingegno acuto: solo il salvarci è necessario. (…)
… Quanto abbiamo e facciamo di bene, tutto viene da Dio. Perciò non ci gloriamo mai delle cose nostre, come de’ nostri talenti, delle nostre azioni, della nostra nascita, de’ nostri parenti e simili. (…)
A chi conserva con la sua corrispondenza il guadagno fatto delle grazie e dei talenti donatigli da Dio, gli sarà accresciuta la grazia e la gloria; ma a chi malamente si sarà servito del suo talento, lasciandolo ozioso, senza aumentarlo, quello gli sarà tolto da Dio, e sarà privato delle grazie apparecchiate.
S. Alfonso, in
– Uniformità alla volontà di Dio
– Regolamento di vita d’un cristiano, pratica dell’umiltà.

«Benedette le mani che si aprono ad accogliere i poveri e a soccorrerli: sono mani che portano la speranza. Benedette le mani che si aprono senza chiedere nulla in cambio, sono mani che fanno scendere sui fratelli la benedizione di Dio» (Papa Francesco, per la Prima Giornata Mondiale dei Poveri, 19 novembre 2017).