Vangelo e riflessione della 32ma domenica TO_C

L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della 32.ma domenica TO_C: “Dio non è dei morti, ma dei viventi”.
            • 2. Video-riflessione di G. De Nardi su Lc 20,27-38  – da YouTube.
              3. Video – Tu sei speciale (su Lc 20,27-38)
              – da YouTube.
            • 4a. Come sarà la vita eterna? – da YouTube.
            • 4b. Video – Papa Francesco: La vita eterna è un’altra vita, in un’altra dimensione  – da YouTube.
            • 5. Video – Preferisco il Paradiso (canto) – da YouTube.
            • 6. Video C.Ss.R. -Ciorani – olti e storie dal Santuario di San Gerardo Maiella – da YouTube.
            • 7. Un insegnamento di S. Alfonso = Paradiso. Il giudizio del mondo non conta.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo e riflessione della 32.ma domenica TO_C – Lc 19,1-10).
“Dio non è dei morti, ma dei viventi”.
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”.
C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

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2. Video-riflessione di Giuseppe De Nardi su Lc 20,27-38  di Telepace Holy Land TV (dur. 7,02) – da YouTube.

3. Video – Tu sei speciale (su Lc 20,27-38) di don Nicola Salsa (dur. 3,52) – da YouTube.

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4a. Video – Come sarà la vita eterna? di CNPlay (dur. 1,43) – da YouTube – da YouTube.

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4b. Video – Papa Francesco: “La vita eterna è un’altra vita, in un’altra dimensione”. Angelus 10/XI/2013 (dur. 22,00) – da YouTube.

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5. Video – Preferisco il Paradiso (canto) – di Marco Frisina – Paoline (dur. 4,50) – da YouTube.

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6. Video C.Ss.R. – Volti e storie dal Santuario di San Gerardo Maiella a Materdomini (Avellino) /3 di Tv2000it (dur. 10,06) – da YouTube.

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7. Un insegnamento di S. Alfonso.
Paradiso. Il giudizio del mondo non conta.

♦  Chi ama Dio e vuol salvarsi, deve disprezzare il mondo e ogni rispetto umano; e ognuno, in ciò, deve farsi forza. Santa Maria Maddalena, quando in un convito, alla presenza di tanta gente, andò a gettarsi ai piedi di Gesù, lavandoli con le sue lacrime ed asciugandoli con i suoi capelli, dovette farsi molto forza per vincere il rispetto umano, le mormorazioni e le derisioni del mondo. Così, però, si fece santa e meritò che Gesù la perdonasse, anzi la lodasse per il suo grande amore: Le sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato (Lc 4,47).
♦ Un giorno san Francesco Borgia, mentre stava portando ai carcerati una pignatta di brodo che teneva sotto il mantello, sulla via s’incontrò con il figlio che andava pomposamente a cavallo, in compagnia di altri. Il santo si vergognava di far vedere quello che portava. Allora, per vincere quel rispetto umano, che fece? Si tolse la pignatta di sotto il mantello e se la pose sulla testa: e così si burlò del mondo.
Gesù, nostro capo e maestro, mentre stava sulla croce, era deriso dai soldati: Se sei il Figlio di Dio, scendi dalla croce! (Mt 27,40) e dai sacerdoti: Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso! (ivi, v. 42). Però egli non scese dalla croce, ma rimase con forza attaccato ad essa fino alla morte. E così vinse il mondo.
Cristiani miei, consoliamoci: se da una parte gli uomini del mondo ci maledicono e ci coprono d’insulti, dall’altra Dio ci loda e ci benedice: Essi maledicono, ma tu benedici (Sal 108,28 Vg).
Non ci basta forse essere lodati da Dio, dalla Regina del cielo, dagli angeli, dai santi e dagli uomini onesti e giusti?
Lasciamo dunque che i mondani dicano quello che vogliono, e continuiamo a fare ciò che piace a Dio, il quale poi ci premierà nell’altra vita, se sapremo farci violenza nel disprezzare le contraddizioni degli uomini.
(S. Alfonso, Sermoni compendiati, XXVII, I, pag. 463).
Un link all’originale

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La vita è eterna e sarà beata se la si vive nel ringraziamento di quanto Dio ha donato all’uomo e darà ancora per la sua felicità. Ma l’uomo può guastare tutto col suo peccato. Quando il male si fa più intenso e la morte sembra assediarci, allora più intenso deve essere il desiderio e più viva la preghiera per trascendere l’ordine del tempo per fissarsi in quello dell’eterno. Si guarderà al Paradiso con fede e speranza, mentre agiamo ogni giorno nella carità. “Tanto è il bene che mi aspetto, che ogni pena mi è diletto!” (S. Francesco di Assisi).