Storia
della devozione
alla
Madonna del Perpetuo Soccorso

3. Verso la chiesa di S. Matteo

 La vedova e il vecchio genitore del povero signore romano non credettero che la morte del loro congiunto fosse quella minacciata dalla Madonna. Piansero il morto, ma non piansero il loro peccato! E continuarono a tenere in casa la sacra Effigie, come se nulla fosse accaduto.

Ma era scritto nei decreti di Dio che l’Immagine doveva essere esposta al culto in una chiesa di Roma... Sillaba di Dio non si cancella!...

 

Passarono pochi giorni, e la Madonna intervenne di nuovo, per vincere l’ostinata resistenza di quei due.

Una notte apparve in sogno alla donna testarda, perché portasse in chiesa l’Immagine, sotto minaccia di morte per lei e per il suocero. La donna, sconvolta dalla visione e temendo ancora un lutto, decise di eseguire l’ordine che le veniva dal Cielo. Ma anche questa volta non se ne fece nulla! Il vecchio suocero, infatti, riuscì, in un acceso diverbio, a smontarla, facendole balenare agli occhi un vistoso e provvidenziale lucro, che ne verrebbe alla dissestata famiglia ) dalla vendita della preziosa Immagine.

 

Era necessario un nuovo intervento... Non passò che qualche giorno, e la Vergine apparve, tutta raggiante di luce, a una bambina innocente, figlia del defunto signore romano.

La piccola era tutta intenta a giocare nella camera, dov’era stata collocata la preziosa Icone, quando le appare una bellissima Signora, che le dice: “Va a dire a tua madre e a tuo nonno che Santa Maria del Perpetuo Soccorso vuole essere portata fuori dalla loro casa ed esposta in una chiesa di Roma, altrimenti morrete tutti”’. E in cosi dire, le additò il quadro... La bambina guarda l’Immagine...Era proprio la Signora che le aveva parlato!...

 E’ d’obbligo, qui, - e dà gioia! - notare che il titolo di Madre del Perpetuo Soccorso, mai fin allora udito, è fiorito sul labbro soavissimo della Vergine: un titolo che esprime la sconfinata bontà e l’inesauribile potenza d’un cuore materno, un titolo che porta l’impronta di una universalità e continuità che illumina di dolci speranze tutti i bisogni dell’umanità, un titolo che oggi tutto il mondo venera e onora!...

 

Ritornando al racconto, la piccola messaggera della Madonna riferì subito ogni cosa alla mamma, con quel candore infantile che è il suggello della verità.

La donna e il vecchio suocero, commossi al vedere il volto della bambina ancora trasfigurato all’udire il nome dolcissimo di Madre del Perpetuo Soccorso, ebbero un tuffo al cuore e cominciarono a piangere: Avevano disprezzato il perentorio comando della Madre di Dio!...Ricordarono la morte del loro povero congiunto, se ne sentirono fortemente colpevoli e, tra le lacrime, giurarono di voler finalmente arrendersi alla voce della Madre divina...

 

Ma il genio del male, satana, non poteva sopportare che Maria dovesse trionfare di lui, con una vittoria così alta e risolutiva... E volle tentare un ultimo colpo, perché l’Immagine di Maria venisse distrutta per sempre ..

 Un giorno, una vicina di casa, udendo gli alti gemiti della vedova e pensando che le fosse accaduta una nuova disgrazia, si recò da lei per consolarla. Informata del motivo di così grande dolore e di tutte quelle lacrime, cominciò, per tutto conforto, a tacciare di scioccona la donna, di visionaria la fanciulla, di grosso babbeo il vecchio! Non solo... Contro l’Immagine, che volle le si mostrasse, ebbe parole irriverenti e blasfeme me... E non si ritenne dal proporre di volerla bruciare senza scrupolo alcuno, come si brucia un qualsiasi pezzo di legno!... “La Madonna è in Paradiso, - diceva - non qui”...

Messa gentilmente alla porta, la linguacciuta sacrilega uscì di casa dispettosa e sprezzante!...

Ma la sera stessa di quel giorno, l’infelice fu colta da un improvviso  strano e atrocissimo malore! Sentendosi morire riconobbe in quel male il giusto castigo di Maria... Tornò a fatica in casa della vedova, si trascinò dinanzi alla medesima ma Immagine, piangendo e implorando perdono. La Madonna - sempre Madre - la guarì all’istante perfettamente!...

Tutti allora: il suocero, la nuora, l’amica e la bambina, ringraziando, benedissero Maria, pronti ad eseguire la volontà del Cielo.

Ancora una volta la Madonna riportava piena vittoria su satana!...

 

Ma in quale chiesa dovrà essere esposta la prodigiosa Immagine?...

Ci pensa la Vergine stessa a indicarla. Il giorno dopo apparve di nuovo alla sua piccola messaggera, e le disse: “Avvisa tua madre di esporre la mia Immagine tra S. Maria Maggiore e S. Giovanni in Laterano, nella chiesa dedicata all’Apostolo S. Matteo”.

 Fu questo l’ultimo e diretto intervento di Maria nella storia della sua Icona

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P. Alfonso Barba