16. Gesù mio nel Sacramento Per la Comunione. Il testo, di autore sconosciuto, proviene dal libretto dei ricordi missionari redentoristi ed è passato dalla tradizione missionaria itinerante alla pratica cristiana. Gesù mio, nel Sacramento notte e dì rinchiuso stai per non più partirti mai, finché il mondo durerà. Gesù mio, dal sacro altare stai dicendo in tutte l’ore: vieni, vieni, o peccatore, ché ti voglio perdonar. Perdonai il Re Davidde, che si volse a me pentito; se ancor tu verrai contrito, il perdono avrai da me. Perdonai ancor un giorno la pentita Maddalena, che di mille colpe piena la mia grazia riacquistò. E quel Pietro Galileo, poiché m’ebbe rinnegato, perché pianse il suo peccato, il perdono ebbe da me. E non sol ebbe il perdono quell’ingrato pescatore, ma fu scelto ancor Pastore della greggia mia fedel. Gesù mio, di questo gregge fui smarrita pecorella, or divento a te sorella nella Mensa dell’amor. Gesù mio, tutto dolcezza nell’augusto Sacramento, del mio fallo ecco mi pento deh! perdona il mio fallìr. (Fonte del testo: RI3 – p. 48)