Luglio 24 Obbedienza

24 luglio
Chi ha l’ubbidienza ha tutto, perché ha tutto senza di sé. (Ven. Domenico Blasucci in P. Di Coste Antonio, Vita del Ven. D. Blasucci, cap. 11, pag. 150).

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  • S. Gerardo ubbidiva esattamente e puntualmente, cioè nel tempo, nel luogo, e nella maniera che gli veniva prescritto. Essendo egli portinaio ricevè dal Superiore l’ordine di lasciare ogni occupazione al suono della portineria. Poco dopo trovandosi in cantina per prendere del vino, sentì il campanello: immantinenti, senza perdere tempo per chiudere la botte, va ad aprire la porta. Iddio volle ricompensare con prodigio l’ubbidienza dell’umile fratello: infatti dalla botte, rimasta aperta, non uscì una goccia di vino.

Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.

Deliceto (FG) - Gerardo lascia di spillare il vino dalla botte per correre ad aprire la porta: ma il vino non si verserà a terra.

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