Maria madre di misericordia

7. “MADRE DI MISERICORDIA”
Maria è madre di misericordia

Quando un peccatore vuole emendarsi e si getta ai piedi di questa Madre di misericordia, la trova pronta ad abbracciarlo e ad aiutarlo più di quanto farebbe ogni madre terrena. Ma chi vuol essere figlio di questa grande Madre, deve prima rinunciare al peccato e poi sperare di essere accettato come figlio.
San Pietro Crisologo avverte: “Chi fa opere contrarie a quelle di sua madre, nega con i fatti di voler essere suo figlio”. Maria è umile e lui vuol essere superbo; Maria è pura e lui si abbandona alle passioni; Maria è piena di amore e lui vuole odiare il prossimo: Chi fa così dimostra di non essere e di non voler essere figlio di questa santa Madre. […]
Chi esaspera la madre è maledetto dal Signore (Sir 3,16). “Per madre intendi Maria”, commenta Riccardo.  Dio maledice chi, con la sua cattiva condotta e con la sua ostinazione, fa soffrire Maria, Madre buona. Dico: con la sua ostinazione, perché, se un peccatore ancora prigioniero del peccato, si sforza di uscirne e chiede a tale scopo l’aiuto di Maria, questa madre non esiterà a soccorrerlo e a farlo tornare in grazia di Dio. In quanto si ostina nel peccato, Maria non può amare il peccatore. Ma se egli, trovandosi incatenato da qualche passione che lo tiene schiavo dell’inferno, si rivolgerà alla Vergine e la pregherà con fiducia e perseveranza di liberarlo dal peccato, senza dubbio lei stenderà la sua mano potente, lo scioglierà dalle catene e lo condurrà a uno stato di salvezza.

Affermare che tutte le preghiere e le opere fatte in stato di peccato siano peccati è un’eresia condannata dal Concilio di Trento. San Bernardo dice che la preghiera in bocca al peccatore, pur non avendo la bellezza che avrebbe se fosse accompagnata dalla carità, tuttavia è utile e fruttuosa per uscire dal peccato. Infatti, come insegna san Tommaso, la preghiera del peccatore è senza merito, ma atta ad ottenere la grazia del perdono, visto che il potere di impetrare è fondato non sul merito di chi prega, ma sulla bontà divina e sui meriti e le promesse di Gesù Cristo. La stessa cosa si deve dire delle preghiere rivolte alle divina Madre. […]

San Bernardo  esorta quindi ogni peccatore a pregare Maria con grande fiducia. Questa infatti è la funzione di una buona mamma. Una madre che sapesse che due figli suoi sono nemici mortali e che l’uno attenta alla vita dell’altro, farebbe di tutto per pacificarli tra loro. Così, dice il Santo, Maria è madre di Gesù e madre dell’uomo. Ella non può sopportare che un peccatore sia nemico di Gesù e si adopera con tutti i mezzi per mettere pace. La nostra benigna Signora vuole una sola cosa dal peccatore: che si raccomandi a lei e che abbia intenzione di emendarsi. Quando Maria vede ai suoi piedi un peccatore che viene a chiederle misericordia, essa non guarda i suoi peccati, ma l’intenzione con la quale viene. Se questa intenzione è buona, anche se egli ha commesso tutti i peccati del mondo, la nostra amorevole Madre lo abbraccia e guarisce tutte le piaghe della sua anima. Essa infatti è “Madre di misericordia” non solo di nome, ma lo è veramente e ce lo dimostra con l’amore e l’affetto con cui ci soccorre. […]

Madre dei peccatori che vogliono convertirsi, Maria non può non compatirli, anzi sente come propri i mali dei suoi poveri figli. La Cananea, quando pregò Gesù di liberare sua figlia dal demonio che la tormentava, disse: Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide: Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio! (Mt 15,22). Dato però che era la figlia, e non la madre, ad essere tormentata dal demonio, essa avrebbe dovuto dire: “Signore, abbi pietà di mia figlia”. Invece lei disse giustamente: “Abbi pietà di me”, perché le madri sentono come proprie tutte le miserie dei figli. Così fa anche Maria.
Quando raccomanda a Dio un peccatore, scrive Riccardo di san Lorenzo, Maria lo prega dicendo: “Abbi pietà di me!” Mio Signore, pare che gli dica, questa povera anima in peccato è mia figlia. Perciò abbi pietà non tanto di lei, quanto di me che sono sua madre. […]

Chi mai può spiegare, dice Blosio,  la bontà, la misericordia, la fedeltà e la carità con cui la nostra Madre cerca di salvarci quando noi la invochiamo in aiuto? “Prostriamoci dunque, dice san Bernardo, davanti a Maria e stringiamoci ai suoi piedi finché non ci abbia benedetto”, come segno che ci accetta per figli suoi.
(da Le Glorie di Maria, Parte I, I, 4)

O Bella mia speranza  dolce amor mio, Maria,
tu sei la vita mia,  la pace mia sei tu.
Quando ti chiamo, o penso  a te, Maria, mi sento
tal gaudio e tal contento,  che mi rapisce il cuor.

Se mai pensier molesto  viene a turbar la mente,
s’en fugge allor che sente  il nome tuo chiamar.
In questo mar del mondo  tu sei l’amica stella,
che puoi la navicella  dell’alma mia salvar.

Sotto del tuo bel manto,  amata mia Signora,
vivere voglio, e ancora  spero morire un dì.
Che se mi tocca in sorte  finir la vita mia
amando te, Maria,  mi tocca il cielo ancor.
Stendi le tue catene  e m’incatena il cuore,
che prigionier d’amore  fedele a te sarà.

Ogni giorno un’immagine di Maria

"Madre dei peccatori che vogliono convertirsi, Maria non può non compatirli, anzi sente come propri i mali dei suoi poveri figli".