Memoriale 13 novembre

13 novembre
EFFEMERIDI C.Ss.R – 1796. Professione religiosa del Venerabile Padre Passerat a Varsavia.

1796. Professione religiosa del Venerabile Padre Passerat a Varsavia.

Nella festa di San Stanislao Kostka, 13 novembre 1796, il P. Passerat, dopo quattro mesi dalla vestizione religiosa, pronunciò i voti religiosi a Varsavia nelle mani di San Clemente.
Quali erano allora le disposizioni della sua anima? Lo dice in una lettera che scrisse cinquant’anni più tardi, in occasione del suo giubileo di professione e di sacerdozio: «Vi assicuro:  niente suscita più impressione in un vecchio del ricordo dei primi anni di fervore. Ah! se avessi conservato le buone abitudini di un novizio, certo, avrei continuato ciò che avevo cominciato tanto bene.
Oh! miei cari confratelli, restiamo sempre novizi; novizi con la nostra ubbidienza cieca, novizi senza tentennamenti, novizi per la esattezza all’esame particolare, novizi soprattutto con il gusto per l’orazione”.
P. DESURMONT. Vita del P. Passerat, p. 105.

Il Venerabile P. Passerat nella sua vita unì una profonda contemplazione ad un’attiva azione apostolica (immagine in AGHR).

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1881. Fondazione della casa di Dongen (Olanda). 

Gli studenti francesi, esiliati in Olanda, dopo aver soggiornato un anno e cinque mesi ad Oosterhout, dal giugno 1880 al novembre 1881, lasciarono questa località per Dongen.
Oosterhout era malsana e bisognava pensare a qualcos’altro. Il P. Gavillet, Rettore, fu incaricato di cercare un altro alloggio; si rivolse ad un nostro grande amico di Oosterhout, il signor Fick: Un fabbricato in località Dongen gli sembrò abbastanza ampio ed appropriato per lo scopo richiesto. Mentre facevano la visita, Fick disse al P. Gavillet: «Sono contento di aver fatto ciò prima di morire! Ho chiesto spesso a Dio di non morire prima di avere fatto qualcosa per i poveri religiosi espulsi». L’indomani, il P. Gavillet va a visitare Fick: era morto di apoplessia.
Il P. Raus fu mandato allora a Dongen con venti Fratelli per il loro anno del noviziato e per pianificare la casa. Tutto fu pronto per il mese di novembre 1881. Un ricco industriale del Nord, il signor Delannoy, in segno di gratitudine per l’assistenza prestata alla moglie morente dal P. Darras, Rettore di Lilla, volle coprire le spese della fondazione di Dongen.
Riconoscenza dunque a questi due grandi benefattori della Congregazione!
Il soggiorno a Dongen durò tredici anni, dal 1880 al 1893. Lo si lasciò per tornare in Francia a Thury-en-Valois il 27 settembre, ed i Padri di Nostra Signora di Lourdes (Olanda), comprarono la casa di Dongen.
Prima della partenza, i superiori vollero manifestare la riconoscenza ai Padri olandesi, al clero ed al popolo di Dongen, per la buona accoglienza che avevano loro fatto nel tempo della persecuzione. Fu stabilita in perpetuum una missione con la rinnovazione per la parrocchia di Dongen.

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1919. Fondazione della casa di Cadier-Blankenberg (Olanda). 

Questa proprietà, situata nel territorio di Cadier, vicino Maëstricht, fu comprata dalla Provincia di Lione dalle religiose di Saint-Joseph di Cluny, rimpatriate, per stabilirvi il noviziato della Provincia, installato prima a Goodenrad.

La Casa di Blankenberg che servì da sede di Noviziato della Provincia di Lyon. (foto dal Mémoriale Alphonsien).

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IN MEMORIAM 

Fr. Cyrille, (Émile Lefrançois). Mouscron, 1921.
Émile Lefrançois è nato a Lanhélin, (Ille et Vilaine), il 25 febbraio 1868, da genitori molto cristiani. A dieci anni perse i genitori e fu accolto da uno zio, uomo di grande fede e virtù.
A diciassette anni si mise come domestico presso il curato di Bazouges, quando nel 1892 vi fu predicata una missione dai Redentoristi.
Fratello Cyrille sentì la voce di Dio che lo chiamava nella Congregazione e dopo la professione fece parte della comunità nascente di Les Sables d’Olonne. Esercitò in questa casa lei il duplice incarico di sarto e di portinaio.
All’epoca delle espulsioni del 1903 prese parte attiva alla resistenza: fu arrestato insieme a Fratello Séraphin e fu condotto, ammanettato alla prigione di Sables, dove ritrovò il P. Pierre-Almire Riblier, suo Rettore, anch’egli incarcerato per essere l’anima della resistenza.
Fratello Cyrille eccelleva negli incarichi che gli si affidavano. Amava la Congregazione ed aveva a cuore la sua giusta fama. Pur non manifestando segni di pietà straordinaria, egli era uomo di fede e del dovere. I superiori potevano riporre in lui la fiducia senza timore di essere delusi. Talvolta era portato alla malinconia, al pessimismo, alla critica, ma ciò proveniva da un male interno che da tempo lo andava indebolendo. Soffrì atrocemente per più di otto mesi per un cancro all’intestino e dovette subire l’applicazione del radium.
La malattia prese tali proporzioni, che egli chiese ai superiori di andare a morire nella comunità a Mouscron. Ebbe questa gioia e non sapeva come esprimerla per finire i giorni tra i confratelli.
Fece il sacrificio della vita che aveva speso molto bene al servizio della Congregazione e morì pregando, conservando la conoscenza fino all’ultimo momento.  –«Vigilate… in omni tempore orantes».Lc 21-36.
Professione: 8 settembre 1898.

La Casa e la chiesa di Mouscron: molti redentoristi francesi, come il fratello Cyrille, qui hanno chiuso la loro giornata terrena. (immagini in AGHR).

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Fr. Louis (Éloi Huasheu). Riobamba, 1927.
Fratello Louis nacque il 23 gennaio 1887, a Debeg, (Ecuador). I genitori erano indios e buoni cristiani, come fa supporre la predisposizione contrassegnata dalla pietà che sempre si notò in lui.
A sedici anni si presentò come postulante. Ammesso alla professione, esercitò a Riobamba l’incarico di sagrestano che compì alla perfezione; svolgeva questo ufficio con gusto ed entusiasmo, osservava con abituale esattezza, raddoppiando l’attività nelle grandi feste, voleva avere, se fosse stato possibile, al suo servizio tutti i Fratelli e i postulanti della casa. Nell’esercizio del suo incarico era talvolta imprudente, spesso temerario; si fece serie ferite che rischiarono di costargli la vita.
Il tratto saliente della sua vita religiosa era una pietà di buona lega, pregava con fervore, faceva i ritiri con un molto raccoglimento, teneva gli occhi bassi negli andirivieni nella chiesa, e parlava brevemente con le persone secolari. Aveva i suoi piccoli difetti: un po’ infantile di carattere, insistente fino all’importunità per ottenere ciò che desiderava…
Fratello Louis morì di una tisi galoppante. Tutti ammirarono la singolare grazia che ricevé negli ultimi momenti: una perfetta tranquillità di anima, una grande conformità alla volontà di Dio, una continua preghiera.  – «Beati mortui qui in Domino moriuntur». Ap. 14-13.
Professione:. 25 dicembre 1921.

Una delle prime fotografia della chiesa e della Casa di Riobamba in Ecuador (foto in AGHR).

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
PREGHIERA = 13 novembre
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