Memoriale 15 gennaio

15 gennaio
EFFEMERIDI C.Ss.R. = 1840. Circolare del Venerabile Padre Passerat ai Padri e studenti di Wittem.

* 1840. Circolare del Venerabile Padre Passerat ai Padri e studenti di Wittem.

Questa lunga circolare del Padre Passerat in risposta agli auguri di buono anno contiene dei suggerimenti molto salutari. Ispirandosi alla dottrina del Padre Lallemant, tra altre cose egli diceva ai padri ed agli studenti nella sua lettera del 15 gennaio.
“Senza la vita contemplativa, quella attiva è di poca utilità e persino dannosa perché porta a dimenticarsi di se stessi ed il tentatore saprà ben attaccare il lato debole e gettare l’uomo attivo in qualche grave errore ed trattenerlo nella sua rovina.
Dopo aver fatto cinque a seimila miglia di strada per terra e per mare per salvare le anime, può dannarsi lui stesso se non è un uomo interiore. Ne abbiamo degli esempi. S. Paolo lo temeva anche per se stesso: “Castigo corpus meum et in servitutem redigo, etc…”.
Al contrario, un operaio contemplativo farà sempre molto, anche quando non potrà fare niente all’esterno. Procura gioie a Dio più lui solo che parecchie migliaia di peccatori convertiti.
Un autore famoso, Pallavicini, dice che un uomo interiore renderà più servizi alla chiesa ed al prossimo in due ore che un altro che non lo è in parecchi anni. Leggiamo oggi, nel breviario, che S. Antonio vide l’anima di S. Paolo eremita, il quale non era mai uscito dalla sua cella, salire al cielo tra il coro degli apostoli. Un religioso che non è interiore sarà tormento a se stesso, la croce dei suoi superiori e lo scandalo dei suoi confratelli.
Così, coraggio, cari confratelli, andiamo alla virtù, andiamo diligenter“…

Padre Passerat in preghiera.
Padre Passerat in preghiera.

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IN MEMORIAM

Fr.. Jules Cérésa. 1928. Varallo. Studente.
Jules Cérésa nacque a Sparone, in Italia, il 31 gennaio 1904, e fece la sua prima comunione ad Évian-les-Bains dove i suoi genitori si erano stabiliti da qualche tempo. Entrò nel juniorato di Uvrier nel 1917. Visto le sue attitudini per lo studio si poteva sperare che Cérésa sarebbe diventato uno di quei buoni e modesti operai della vigna del Signore che fa più lavoro che parole. Durante i suoi studi teologici, non fu il clamore del successo che lo sostenne, ma unicamente la coscienza del dovere.
Dopo la sua professione ecco il sacerdozio, di cui egli prevedeva l’alba radiosa. Ma Dio aveva deciso che il suo levita sarebbe stato vittima sacrificale senza essere sacerdote. Jules si vide bloccato nei suoi studi dalla tisi. I suoi superiori lo mandarono a Varallo per godere di un clima più mite. Dopo quattordici mesi di malattia, intervallata da numerose novene per la sua guarigione, il Fratello, dopo aver ricevuto l’estrema unzione e la benedizione del confratello che l’assisteva, rese la sua bell’anima a Dio.
– Il carattere speciale della sua pietà fu una devozione filiale verso la Madonna. Lo ammetteva: “La Madonna ha avuto la maggior parte nell’affare della mia vocazione redentorista”; e si può aggiungere che fino all’ultimo istante della sua vita le sue labbra non hanno smesso di recitare il rosario. È morto da vero figlio di Maria, un predestinato. – “Devotus Mariae nunquam peribit”.
Professione: 14 settembre 1926.

Varallo Sesia 1908 – Altare dell’oratorio dei .PP. Redentoristi dedicato al Cuore Eucaristico di Gesù (Foto in AGHR).

 

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
LA FEDE = 15 gennaio
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