Memoriale 2 novembre

2 novembre
EFFEMERIDI C.Ss.R – * Elenco dei Dignitari ecclesiastici della Congregazione, da S. Alfonso, fino al secondo centenario dell’istituto.

* Elenco dei Dignitari ecclesiastici della Congregazione, da S. Alfonso, fino al secondo centenario dell’istituto [1932].

Illustrissimi e Reverendissimi Signori:

  • ♣- Alfonso Maria de Liguori, vescovo di Santa-Agata dei Goti: dal 1762 al 1765. 
  • ♣- Celestino Cocle, Rettore Maggiore, Arcivescovo di Patras, cappellano maggiore del re di Napoli: 1832-1857.
  • ♣- Jean-Népomucène Neumann, (Pr. Baltim), vescovo di Philadelphia 1852.1860. 
  • ♣- Victor-Auguste Dechamps (Pr.Belg) vescovo di Namur, poi Arcivescovo di Malines: 1865-1883; poi creato Cardinale nel 1875.

 

  • ♣ – Jean-Baptiste Swinkels :1865.- 1875,  della Provincia olandese
  • ♣- Henri Schaap: 1880-1889, della Provincia olandese
  • ♣- Guillaume Wulfing: 1889-1906,  della Provincia olandese
  • ♣- Giacomo Meeuwissen: 1907-1911,  della Provincia olandese
  • ♣- Théodore Var Roosmalen  1911,  della Provincia olandese
    si sono succeduti come Vicari apostolici del Suriname, avendo la consacrazione ed il titolo di vescovo) 

 

  • ♣- Carmelo Valenti: dal 1858 al 1882, della Provincia siciliana
  • ♣- Antonio Saeli: 1882-1900; della Provincia siciliana
    Si sono succeduti come vescovi di Mazzara –  Sicilia.,   

 

  • ♣- Alessandro Basile: (Prov nap.) vescovo di Cassano; 1871-1883. 
  • ♣- Alexandre de Risio: (Prov Nap), Arcivescovo di Santa Severina, poi di Stauropoli: 1872.1896. 
  • ♣- Salvatore Silvestris:(Prov Nap), vescovo di Conversano: 1872-1879. 
  • ♣- Guillaume Gross:(Prov Baltim), vescovo di Savannah, poi Arciv.  di Orégon: 1873-1898.   

 

  • ♣- Ottaviano Sabetti: 1880-1881, della Provincia Napoletana
  • ♣- Alfonso Giordano:1881-1908, della Provincia Napoletana
    si sono  succeduti come vescovi di Calvi e Teano.

 

  • ♣- Robert Coffin: Prov Ingl., vescovo di Southwark 1882-1885. 
  • ♣- Raffaele Di Nonno: (Prov Nap), vescovo e coadiutore del vescovo di Termoli: 1883-1895.  
  • ♣- Raffaele Capone: Prov Nap, vescovo titolare di Muro :1873.1908. 
  • ♣- Giuseppe Consenti: Prov Nap, vescovo coadiutore, poi titolare di Nusco, poi di Lucera: 1890-1907.  
  • ♣- Hugues Macdonald: Prov Angl, vescovo di Aberdeen, Scozia,: 1890-1898. 
  • ♣- Philippe Schelfhaut: Prov Belg, vescovo di Roseau, Antille 1902-1921. 
  • ♣- André Boylan; Prov Irland, vescovo di Kilmor, Irlanda,: 1907-1910. 
  • ♣- Patrice Clune:  Prov Irland, Arcivescovo. di Perth, Australia,: 1913. 
  • ♣- Carmine Cesarano: Prov Nap, vescovo di Ozieri: 1915 Italia. 
  • ♣- Bernard Hackett: Prov Irl, vescovo di Waterford. Irlanda, 1916. 
  • ♣- Guillaume Van Rossum: Prov Oland, – creato cardinale nel 1911; – consacrato vescovo –  nel 1918. 
  • ♣- Joseph Heintz: (Prov.Belg) prefetto apostolico di Matadi, Congo  Belga :1911. 
  • ♣- Prudence Contardo: Prov Lione, vescovo di Temuco: 1925. Cile. 
  • ♣- Giacomo Moris: Prov Belg, vescovo di Roseau: 1922. Antille. 
  • ♣- Auguste Sieffert: Prov Arg, vescovo di Il Paz, Bolivia,: 1924. 
  • ♣- Nicanor Mutiloa: Prov Hisp, vescovo di Barbastro 1927, Esp.
  • ♣ – Aloyse Willinger: Prov Amerigo, vescovo di Ponce: 1929. Porto Rico.
  • ♣ – Michel Paternain: Prov Germ. Inf, vescovo di Melo: 1929. Uruguay. 

Quando Pio X si degnò elevare il Padre Van Rossum a Cardinale nel 1911, disse: “Ho voluto rivestire uno dei vostri della dignità Cardinalizia per ricompensare gli eminenti servizi da lui resi alla Santa Sede, ma anche per riconoscere con gratitudine e proclamare altamente il bene immenso che la vostra Congregazione opera per le anime nel mondo intero”. 

Un “estratto” di vescovi redentoristi a partire da S. Alfonso: Celestino Cocle, Giosuè Saggese, Ignazio Marola , Nicola Laudisio, San Giovanni Neumann, Alfonso Giordano, Raffaele Lupoli .

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IN MEMORIAM 

Venerabile Fratello Domenico Blasucci. Caposele, 1752. 
Il V. F. Blasucci nacque il 5 marzo 1732, a Ruvo del Monte. Entrò a sedici anni nella Congregazione. Come un altro Luigi Gonzaga, non ha mai contratto un qualsiasi contagio di peccato, e praticò tutte le virtù in grado eroico, al tal punto che, secondo la testimonianza del P. Cafaro, sembravano in lui come naturalizzate e lo si direbbe nello stato di giustizia originale.
Era, al dire di S. Alfonso, un santo che lo si avrebbe potuto canonizzare ancora vivente.
Una santità così elevata fu probabilmente il risultato di grazie eccezionali di cui fu oggetto, ma anche dell’eccezionale generosità con cui rispose.
Egli aveva scritto su un quaderno di propositi: «Un’anima dannata acquisterebbe a prezzo di milioni di anni di sofferenze un’opportunità per soffrire per amore di Dio, ed io, perché non dovrei essere animato a soffrire per questo stesso Dio?»
Diceva ancora: «Per me, rinunciare all’osservanza perfetta, è rinunciare alla santità». Morì il 2 novembre 1752 nel convento di Caposele, durante gli studi di teologia.

Il Nostro Padre S. Alfonso prese occasione dalla beata morte per dare una lezione ai cari Studenti: «La vera scienza consiste nel conoscere Gesù Cristo. A cosa serve la scienza se non conduce a Dio? Il nostro Fratello Blasucci, lo dico in tutta verità, ha posseduto la vera scienza, perché, in ogni cosa, ha cercato solamente Dio. Ha fatto la morte di un santo. Studiate dunque, poiché siete gli operai di Dio, ma studiate innanzitutto per diventare santi come il nostro caro defunto».
– «Raptus est, ne malitia mutaret intellectum ejus». Sap. 4-11.
Professione: 2 febbraio 1751.
P. BERTHE, Vita di S. Alfonso, I, 502. 

Il Venerabile Domenico Blasucci stupì i suoi confratelli per la serietà e l’impegno che metteva quotidianamente nel cercare la perfezione. Con la sua parola, ma soprattutto con il suo esempio, riuscì a convincere il fratello Francesco Antonio a decidersi di diventare redentorista: questi sarà Rettore Maggiore dell’Istituto (foto Raccolta Marrazzo).

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Fr. Étienne, (François Chapel). Uvrier, 1922.
Il caro Fratello è nato il 26 dicembre 1837, a Choulex, cantone di Ginevra. Lavorava, all’età di vent’anni, come domestico giardiniere presso le suore di Saint-Joseph di Évian, quando il Padre Henri Billet venne a predicare un ritiro. Ammirato per lo spirito di fede e di fedeltà al dovere di questo giovane, il Padre gli propose la vita religiosa nella Congregazione.
Fu ricevuto come postulante a Contamine, dove esercitò l’incarico di giardiniere. Poi dopo fu assegnato ad Uvrier dove, per quasi quarant’anni, si occupò dei lavori della fattoria, del cortile e della macelleria.
Uomo di grande intelligenza e di raro buonsenso, fu il tipo del santo Fratello, devoto, umile, obbediente, devoto alla Congregazione. Il suo grande spirito di fede, gli ispirava per i sacerdoti ed anche per i futuri sacerdoti un profondo rispetto. Si levava sempre il cappello davanti ai postulanti: gli sembrava di vedere già gli eletti del Signore.
Per tutta la vita fu un lavoratore instancabile. Anche schiacciato dall’età e dall’infermità, finché poté non volle risparmiarsi. Durante i suoi giri per le montagne per procacciare il bestiame da macellare, si accontentava, al suo ritorno, di un pezzo di pane con alcune croste di formaggio lasciato dai confratelli nel piatto con le briciole.
Prostrato dall’infermità, chiese alla santa Vergine la grazia di morire durante il mese del Rosario.
Morì santamente la sera del 2 novembre 1922 alle otto ed un quarto di sera, mentre si concludevano nel mondo gli esercizi del santo Rosario.
Aveva 84 anni.
 – «Beati pauperes spiritu, quia vestrum est regnum Dei». Lc. 6-20.
Professione: 13 giugno 1868. 

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Fr. Just, (Auguste Voinot). Attert, 1926.
Fratello Just è nato il 27 agosto 1867 a Parroy, nella Lorena. Entrato nella Congregazione fece parte delle comunità di Antony, di Albissola e di Attert.
Dovunque gli affidarono i duri lavori del giardinaggio; era di una salute di ferro, e di carattere molto allegro.
La continua preghiera gli meritò la grazia della perseveranza. Mobilitato fin dall’inizio delle ostilità del 1914, fu incaricato a scavare trincee; spirito patriottico, prese le sofferenze e i disagi della guerra da buon francese.
Dio lo provò alla fine della vita, con una lunga e scomoda malattia di cui soffrì molto.
La sopportò generosamente, da vero Redentorista, e finì i giorni con una morte molto edificante.
 – «Esto fidelis usque ad mortem et dabo tibi coronam vitae». Ap. 2-10.
Professione: 18 dicembre 1899.

La cappella della Casa di Attert, dove nel 1926 morì il Fratello Just (foto in AGHR).

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
PREGHIERA = 2 novembre
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