Memoriale 23 giugno

23 giugno
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1848. La Santa Sede accetta la rinuncia del Ven. P. Passerat da Vicario generale.

1848. La Santa Sede accetta la rinuncia del Ven. P. Passerat da Vicario generale.

Il Venerabile P. Passerat, dopo essere stato espulso da Vienna nel 1848, si rifugiò in Belgio all’età di settantasei anni. Si ritirò a Bruges, dove due suoi confratelli avevano temporaneamente l’ufficio della direzione spirituale delle Redentoriste.
Quì l’8 giugno firmò le dimissioni di Vicario Generale che furono accettate il 23 dello stesso anno.

Il vecchio P. Jiseph A. Passerat dopo tante battaglie sostenute per la Congregazione si ritira a Bruges (Belgio) e lì assiste le Monache redentoriste.

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1867. Incoronazione dell’immagine miracolosa della Madonna del Perpetuo Soccorso. 

Un anno dopo l’inizio del culto della Madonna del Perpetuo Soccorso nella chiesa di Sant’Alfonso a Roma, fu presentata una supplica al Capitolo Vaticano con lo scopo di ottenere la solenne incoronazione dell’antica e miracolosa Immagine.
Il Capitolo accolse favorevolmente la domanda, consacrò una corona d’oro ornata di pietre preziose e deputò il decano del Capitolo a rendere alla Madonna questo glorioso omaggio.
A nome di Pio IX, il cardinale Vicario invitò i Romani a venerare il trionfo della Madonna con la loro presenza. Domenica 23 giugno, il cardinale fu accolto dai Redentoristi e consegnò la corona tra le mani del Rev.mo P. Mauron, dopo avere ricevuto da lui il giuramento che in perpetuo sarebbe rimasta sul capo della Madonna. Fu annunciato che ciò sarebbe stato realizzato.
La messa pontificale fu celebrata con magnificenza. Si intonò il “Regina coeli “, il celebrante  salì sui gradini dell’altare, pose la prima corona sul capo del Bambino Gesù e la seconda sul capo di Sua Madre. Allora fu cantato un solenne “Te Deum”; le campane delle basiliche di Roma ed un colpo di cannone annunciarono alla città il nuovo trionfo della Madre di Dio:la Madonna del Perpetuo Soccorso.
La domenica che precede la festa di san Giovanni Battista fu scelta come festa annuale della Madonna.

La Madonna del Perpetuo Soccorso incoronata – Nel 1990 l’icona è stata restaurata e risistemata l’intera area del presbiterio della chiesa di S. Alfonso: in questa data furono rimosse, con i dovuti permessi, le corone della Madonna e di Gesù.

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IN MEMORIAM 

Fr. René (Duvivier). Dunkerque, 1858.
Nato a Pottes, diocesi di Tournai, il 20 agosto 1801, il caro Fratello entrò nella Congregazione all’età di trentasei anni. Era sposato e l’unica sua figlia era entrata dalle Redentoristine. Dopo la morte di sua moglie fu ricevuto nel convento di Saint-Trond. René si distinse per l’ingenua semplicità, un’allegria sincera che lo rendeva caro ai confratelli. Si ammirava ugualmente in lui una pazienza invincibile e una imperturbabile serenità.
Soprattutto era un apprezzabile architetto e rese segnalati servizi. Costruì parecchie chiese in Belgio; e quelle di Boulogne e di Dunkerque in Francia.
Nel 1858, mentre sorvegliava i lavori della casa di Dunkerque, in via Davide di Angers, si accasciò improvvisamente sul cantiere, colpito di apoplessia folgorante. La sua grande dedizione alla Congregazione e la dolcezza verso gli operai provocarono in tutti il dispiacere della sua morte. – «Domine dilexi decorem domus tuae». Sal. 25.
Professione: 15 ottobre 1840.

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P. Adolfo Binay. Dunkerque, 1864.
Il P. Binay nacque a Hestrud (Nord) il 20 ottobre 1820, da genitori non favoriti dalla sorte. Ordinato sacerdote, occupò l’ufficio di vicario a Landrecies, poi di curato, e quindi entrò al noviziato.
La volontà di dedicarsi con zelo alla salvezza delle anime fu il motivo principale della sua vocazione, e si dedicò fino al completo deperimento delle forze.
Il P. Binay fu Rettore a Douai, a Boulogne ed a Dunkerque. Predicatore potente, dalla parola facile, fu considerato al livello dei migliori predicatori. Per tutta vita emanò profumo di grande pietà.
Gli si potrebbe rimproverare una certa severità nella interpretazione ed applicazione della dottrina come anche nella guida delle anime. Tuttavia la sua intenzione era autentica e vera.
Le ultime parole di fronte alla morte attestano l’unione ammirevole del suo cuore col cielo:  «Dio mi fa la grazia di essere unito per sempre a Lui, di pregarlo senza tregua nel mio cuore. Desidero andare da Gesù Cristo. Per lui, ho sacrificato tutto, ho fiducia».
– «Quam bonus Israël Deus, his qui recto sunt corde». Sal. 72.
Professione: 2 febbraio 1854.
Ordinazione sacerdotale: 20 dicembre 1845.

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
PURITA’ = 23 giugno
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