Memoriale 24 giugno

24 giugno
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1856. Prima ricognizione legale delle ossa del Venerabile Fratello Gerardo, accompagnata da un prodigio.

1856. Prima ricognizione legale delle ossa del Venerabile Fratello Gerardo, accompagnata da un prodigio.

Il Papa Pio IX aveva firmato il 17 settembre 1847 il decreto che conferiva al servo di Dio Gerardo Maiella il titolo di «Venerabile». Prima che il processo apostolico di Conza fosse finito, si procedette alla ricognizione delle ossa del servo di Dio.
Erano presenti l’arcivescovo di Conza, Mons. De Luca, circondato dai canonici che componevanola Commissione, due medici accompagnati da muratori e fabbri, i Padri, gli Studenti, i Fratelli della comunità di Caposele e gentiluomini del luogo.
Mentre i medici esaminavano e contavano le ossa, ecco ben presto sulla fronte e su tutta la superficie del cranio, si videro gocce lucenti come rugiada che colavano come spinte ed abbondanti nella vasca dove avevano appena posto la testa. Insieme, Arcivescovo e presenti caddero in ginocchio, versando lacrime e sussurrando ferventi preghiere.
Quando l’emozione fu calmata un poco, si proseguì nell’esame delle ossa. Appena collocate nella vasca, distillarono, come il cranio, un liquido abbondante che riempì presto il recipiente e si versò sul tavolo, colando fino sul suolo. Presi da santo entusiasmo, gli Studenti chiesero ed ottennero di impregnare i loro fazzoletti in quella specie di olio miracoloso.
Questa ricognizione delle ossa arricchita dal prodigio, ebbe luogo a Caposele nella chiesa dei Padri Redentoristi, il 24 giugno 1856.
La seconda ricognizione delle ossa ebbe luogo il giorno 11 ottobre 1892.
Vita di San Gerardo scritta da un Padre Rédentorista, p. 547. 

L’ultima ricognizione delle ossa di San Gerardo è avvenuta il 13 ottobre 2001 nel Santuario di Materdomini (AV).

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L’intensa espressione di San Gerardo in una bella tela nella Casa redentorista di Frosinone.

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1879. Fondazione della casa di Granada (Spagna). 

I primi benefattori di questa fondazione furono M. Tolédo che diede ai redentoristi il suo castello, ed il vescovo che li autorizzò a servirsi di una chiesa di Alhama. Il Padre Vittorio Lojodice divenne il primo superiore; ma la comunità nel 1868 fu cacciata della Spagna dai rivoluzionari.
Il 24 giugno 1879, il P. Desurmont, Provinciale della Francia, per desiderio del R.mo Padre Mauron intraprese di nuovo ad evangelizzarela Spagna. Surichiesta di M. José Tolédo, Monsignore accordò ai redentoristi la chiesa di Saint-Jean-des-Rois, antica moschea musulmana trasformata in chiesa dai re cattolici Ferdinando ed Isabella per la conquista di Granata.
M. Toledo volle costruire una casa, fornire il mobilio necessario. Ma questa casa si trovò troppo fuori dal centro, troppo stretta, ed il suo vicinato era un nido di persone inconvertibili ed ingovernabili.
Ecco perché M. Toledo cominciò a costruire a sue spese una vera casa di missionari con chiesa, in un altro ambiente.

La Comunità di Granada, Spagna, nel 1946 (foto dal sito web dei Redentoristi di Spagna).

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IN MEMORIAM 

Fr. Jean-Louis, Loris Bocheux. Lilla, 1887.
Il caro Fratello Jean è nato il 27 gennaio 1819, ad Origny (Aisne), faceva parte della casa di Lilla, da dieci anni. La sua morte fu preceduta da una lunga malattia. Soffrì molto ed edificò i suoi confratelli per la  pazienza e la rassegnazione alla volontà di Dio.  – “Memor esto mei.” Tob. 3, 3.
Professione: 8 dicembre 1849.

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Fr. Constant, (Philippe Boisseau). Les Sables d’Olonne, 1916.
Nato a Saint-Fulgent nella Vandea il 1° maggio 1876, Fratello Constant fu, nella vita religiosa, un vero figlio della Congregazione. Nelle case dove fu assegnato, ricopriva il faticoso ufficio di cuoco, soprattutto a Parigi; poi con una dedizione ed una pietà notevole a Glimes (Belgio), noviziato della Provincia di Parigi.
Inoltre, non si disinteressava degli altri lavori della comunità; aveva attitudini e forze per lavorare con successo nel panificio, nel cortile, in giardino. Aggiungiamo a questa dedizione le virtù dell’ordine, di economia ben intesa, di completa sottomissione ai suoi superiori, di fedeltà agli esercizi religiosi.
Durante la guerra del 1914, fu chiamato a ricongiungersi al suo reggimento. Marciò davanti al nemico, attraversandola Somma, ma presto scambiò il fucile con il bracciale ed eccolo barelliere. Diceva: «In questo compito mi dedico per Dio e le anime, incoraggiato dalle parola di Nostro Signore: “Tutto ciò che farete al più piccolo  dei miei fratelli, lo avrete fatto a me”.
Una bronchite trascurata generò una pleurite. Colpito dalla tubercolosi e dal male di Pott, morì nell’ospedale comune des Sables d’ Olonne, durante la novena della Madonna del Perpetuo Soccorso, dopo avere rinnovato i voti, e ricevuto i sacramenti dalle mani dei confratelli della casa di Sables.
Morendo rimpianse solamente una cosa: di non potere più servire Congregazione. – Ma ora la serve  meglio pregando per lei dal cielo. – «Obsecro… ut adjuvetis me in orationibus vestris». Rom. 15, 30.
Professione 8 settembre 1904.

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
PURITA’ = 24 giugno
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