Memoriale 4 gennaio

4 gennaio
EFFEMERIDI C.Ss.R. = * 1738. Il riposo del Missionario.

* 1738. Il riposo del Missionario.

Fino al mese di gennaio 1738, il Nostro Padre S. Alfonso, pure occupandosi dell’organizzazione materiale delle sue case aveva badato soprattutto a facilitare l’osservanza regolare. Il momento aveva avuto appena lavorato, pure continuando le missioni, alla santificazione dei soggetti per fare di questi primi membri dell’istituto delle colonne abbastanza forti per resistere ai venti ed alle tempeste.
Sotto questo aspetto anche Falcoia pensava come Alfonso. “Occorre che l’uccello ritorna al nido – gli scriveva egli nel gennaio 1738 – per fortificare le sue ali, per potere fare il suo sviluppo senza pericolo. È meglio formare dei buoni missionari che predicare molte missioni e di produrre dei frutti fragili e senza sapore, a discapito della pianta poco radicata. Avete tra le mani un’opera sublime, un’opera divina che produrrà nella chiesa molti eccellenti frutti. “Fate bene ciò che fate; dedicatevi interamente a questa opera.”
Cinquant’ anni più tardi, il P. Villani, Vicario generale durante l’episcopato di S. Alfonso si lamentava, nelle visite canoniche, che i Rettori caricassero i loro soggetti di lavori eccessivi. – “I vostri Padri, diceva egli, non sono di ferro e, per di più, non sono confermati in grazia. Se sono sempre fuori, rovinerete il loro corpo e la loro anima. “Quidquid dei aliis sit, non negligas teipsum. “— L’Imitazione di Cristo. – C., ( P. BERTHE, I, 208, II, 168)

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IN MEMORIAM

P. Augustin Romi. Roulers, 1881.
Originario del Lussemburgo dove venne al mondo il 24 agosto 1809, il P. Romi fece innanzitutto parte della casa di Mulhouse. Egli la lasciò prima della guerra del 1870 e venne a rifugiarsi a Boulogne-su-Mer dove passò la sua vita tra preghiera, studio e le visite dei malati in città.
Esempio vivente di compassionevole carità, si vedeva questo vecchio appoggiato al suo bastone, trascinarsi a casa degli invalidi e degli infelici. Nelle espulsioni del 1880, egli fu cacciato via insieme ai suoi confratelli di Boulogne e mandato dai suoi superiori alla casa di Roulers.
Vecchio erudito, il P. Romi aveva un carattere originale, ma molto accomodante. Sempre contento di tutto, si spazientiva solo contro quelli che pretendevano che la dinastia dei Faraoni era a successione e non simultanea…
La sua regolarità, la sua uguaglianza di umore affascinava i suoi confratelli. Dietro l’aspetto di una grande semplicità, il P. Romi era un sapiente tra i più distinti. Si diceva che conoscesse meglio il tempio di Gerusalemme che la sua stessa camera.
Morì a Roulers, Belgio, colpito di apoplessia, tre settimane dopo il suo arrivo. —”Quam bonus Israele Deus, his qui recto sunt corda.”Salmo 72.

Professione: 19 aprile 1848.
Ordinazione sacerdotale: 16 luglio 1837.

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Fr. Bernard, Pierre Reiter. Houdemont, 1891.

Il Fr. Bernard nacque a Lorenzweiler, diocesi di Lussemburgo, il 14 agosto 1832. La vita di questo caro Fratello fu piena di pietà, di spirito di lavoro e di dolce carità. Conoscendo solo molto imperfettamente il francese, parlava poco; ma metteva tutte le sue cure a coltivare il suo orto.
La sua grande consolazione, la domenica, era di edificarsi con la lettura della vita dei Santi e di pregare molto. Si distinse soprattutto per una vera devozione alla Madonna. E Maria SS. gli accordò una morte più che edificante, dopo una vita religiosa tutta intrisa di spirito di preghiera.—” Oratio humiliantis se nubes penetrabit.”— Eccli. 35, 21.

Professione: 25 dicembre 1860.

Roeselare (Roulers) Belgio 1940 – Chiesa redentorista. Altare di S. Alfonso (foto in AGHR)

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
LA FEDE = 4 gennaio
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