Luglio 31 Obbedienza

31 luglio
Ubbidisci e vincerai; ubbidisci e sarai perfetto; ubbidisci e ti salverai con merito grande. Se non ubbidisci, o se operi senza la regola dell’ubbidienza, sappi che stai per cadere negli inganni ed illusioni dell’inferno; e le tue penitenze, le tue comunioni, le tue opere di pietà i tuoi esercizi divoti corrono pericolo di restare sommersi nel fango della propria volontà e consumati nel fuoco dell’amor proprio. (Beato Gennaro Sarnelli in Il Cristiano Illuminato, Regol. V, parag. III, n. 5 ed. Festa – Napoli 1850).

  • S. Alfonso ubbidiva perfettamente ai medici in tutte le infermità che ebbe a soffrire in tutta la sua vita. Benché fosse estrema la sua debolezza, benché fossero acerbi i suoi dolori, al solo nome di obbedienza del medico piegava il capo ed adempiva quanto gli era stato prescritto. Una volta esclamò: «Io sono vecchio, che posso sperare e che posso pretendere dai medici? Ubbidisco per fare la volontà di Dio». –  Altra volta con la sua facezia così disse: «Voi mi sforzate a mantenermi a forza di puntelli e di forcine, ma un giorno volendo voi aiutare una di questa, se troppo l’alzate, caderanno tutte le altre e ci perderete la fatica: io però ubbidisco».

Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.

Due ricordi di S. Alfonso: 1.Chi prega si salva, chi non prega non si salva. 2. Madre mia, liberami oggi dal peccato mortale. Amen.

 

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