Memoriale 7 gennaio

7 gennaio
EFFEMERIDI C.Ss.R. = 1747. L’azione e la contemplazione.

1747. L’azione e la contemplazione.

Si sa come i lavori della mente troppo spesso rendono arido il cuore, soprattutto i lavori assorbenti, come per esempio lo studio delle questioni spinose della filosofia o della teologia.
Occupato a redigere un corso di dogmatica, il Padre Cafaro, che era tanto pio, faceva questa notevole confessione il 7 gennaio 1747, in una lettera al Padre Mazzini: “Non mi posso raccogliere a causa delle mie distrazioni teologiche. Riempiono il mio animo durante l’orazione, durante la messa, durante l’ufficio divino”.
S. Alfonso, da parte sua, aveva risolto il problema, apparentemente insolubile, di unire Marta e Maria, cioè l’azione ed il contemplazione, il lavoro incessante e la preghiera continua. Sotto questo aspetto, nessuno santo può averlo superato.
Dopo quattro o cinque ore dedicate allo studio o alla composizione delle sue opere, saliva all’altare, e si trovava subito come rapito in Dio. Questo perché, pur lavorando, il suo spirito ed il suo cuore restavano vicino a Gesù, il suo unico tesoro. Ad ogni istante interrompeva il suo studio per effondersi in giaculatorie.
Più che distoglierlo da Dio, le creature lo aiutavano ad innalzarsi verso il loro Autore, del quale riflettevano le invisibili perfezioni. (P. BERTHE. Vita di S. Alfonso, t. I, p. 496).

S. Alfonso: lo studio e la preghiera; tutto nel nome di Gesù e di Maria.
S. Alfonso: lo studio e la preghiera; tutto nel nome di Gesù e di Maria.

___________________

1868. Fondazione della Casa di Mulhouse.

La casa di Mulhouse fu fondata il 7 gennaio 1868 su desiderio del Vescovo, del clero e dei fedeli, in seguito alla missione predicata in questa città nel 1865 e della rinnovazione nel 1866. Il luogo scelto, alle porte della città, era servito da rosticceria e da sala di ballo. Il R. P. Neubert fu nominato Rettore e già la casa aveva preso una notevole importanza, quando la guerra tra Francia e Germania (1870) venne a contrastare la fondazione. Mulhouse passò sotto il dominio tedesco. – La legge del 4 luglio 1872 aveva espulso dalla Germania i Gesuiti, ora un decreto del 20 maggio 1873 dichiarò i Redentoristi “parenti” dei Gesuiti e in data 11 giugno dello stesso anno l’autorità civile chiuse la residenza di Mulhouse. La Comunità trovò allora rifugio in Francia, a Pérouse, vicino Belfort, in un palazzo che si bene o male venne adattato ed ilP Philippe Grünblatt ne fu nominato primo Rettore.
Più tardi, durante l’estate del 1894, il governo tedesco riconobbe che i Redentoristi non erano affiliati ai Gesuiti e annullò il suo decreto di espulsione. Il Rev.mo Padre Generale diede allora al P. Humbrecht, alsaziano residente ad Antony, l’obbedienza di andare a far risorgere sul posto le Case dell’Alsazia-Lorena. Ci vollero ancora lunghi negoziati col governo, ma infine, il 12 ottobre 1895, ventidue anni dopo, il Padre Humbrecht poté riprendere possesso della casa di Mulhouse; il R. P. Joseph Nusbaum ne fu nominato Rettore.

___________________

IN MEMORIAM

Il Servo di Dio Gennaro Rendina. Ciorani, 1789.
Fratello Gennaro nacque a Napoli il 28 settembre 1707. Entrò nella Congregazione a ventisei anni, e fu uno degli otto primi compagni di S. Alfonso che nel 1740 si legarono con il giuramento di perseveranza. Il nostro santo Fondatore l’aveva in grande stima, l’amava come un fratello ” (sono sue parole).
Il fratello Rendina morì nella Congregazione in età avanzata, in concetto di santità, confermata dai miracoli accertati. – Placita enim erat Deo anima illius.” Sap. 4, 14.

Ritratto del Fratello Gennaro Rendina (1707-1789) che si trova a Ciorani, nella Cappella del Capitolo dove S. Alfonso e otto confratelli emisero per la prima volta il giuramento di perseveranza il 21 luglio 1740. In seguito, nel Capitolo Generale del 1743, il giuramento di perseveranza fu aggiunto ai tre voti religiosi.

 _______________________________

Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
LA FEDE = 7 gennaio
APRI